Edicolanti in rivolta
Sulle pagine di Vomero Magazine del mese di marzo, il Segretario provinciale di Sinagi Napoli chiedeva un sostegno alla categoria degli edicolanti sia da parte delle istituzioni che da parte degli editori anticipando la volontà di manifestare per far sentire con più vigore la voce della categoria. E così è stato. Lo scorso 25 marzo gli edicolanti hanno manifestato davanti alla sede de Il Mattino.
Esposito, come mai avete manifestato davanti agli uffici del quotidiano il Mattino?
Vogliamo che il mondo dell’informazione dia voce alla nostra categoria perché noi edicolanti stiamo subendo un ritardo di oltre nove anni del rinnovo dell’accordo nazionale tra editori e edicolanti.
Quali sono le vostre richieste?
Si chiede nella trattativa un riconoscimento di percentuali maggiori sulla vendita di prodotti quotidiani e periodici in quanto le percentuali attuali sono uguali a quelle di 15 anni fa e vogliamo anche che si aumenti la percentuale sulla vendita degli inserti abbinati ai quotidiani che è ferma a poco meno di due centesimi. Inoltre chiediamo di veicolare gli abbonamenti in edicola riconoscendoci lo sconto d’uso.
Quali sono le differenze più evidenti tra le vecchie e le nuove generazioni i edicolanti?
Le differenze tra un “vecchio” edicolante ed un giovane si basano principalmente sulla tenuta, nel senso che è un attività che ti ruba molto tempo e sacrificio, cosa cui un giovane non rinuncia.
Come si immagina il lavoro dell’edicolante tra 10 anni.
Questo lavoro esisterà ancora ma molto cambiato. Anche adesso l’edicolante puro non esiste più, nel senso che tutti noi cerchiamo di offrire più prodotti (figurine, giocattoli ecc.) ed anche più servizi ( pagamento bollette) ma non tutti possono investire in questi nuovi prodotti, ci vogliono i capitali. Ed ecco che alcuni miei colleghi sono costretti a chiudere. Tra dieci anni le edicole saranno centro servizi di pubblica utilità ovviamente sarà anche il mercato a delinearne i contorni.
Importante al riguardo è l’accordo firmato con l’ANCI (associazione nazionale comuni italiani) che contiene le strategie per supportare il settore, come quello di trasformare i nostri chioschi in info point turistici.
Cristiano De Biase
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