Dries Mertens un belga napoletano
Stadi chiusi. Se tutto va bene si potrà vedere una ripresa spezzatino con gli spalti desolatamente vuoti, senza tifosi, una componente essenziale per il gioco del calcio. Ecco che a tenere banco è il calcio mercato, quasi come se si trattasse di una classica pausa estiva. Purtroppo per lungo tempo le notizie di mercato si sono concentrate sul folletto belga napoletano, Dries Mertens, corteggiato da tutta Italia (Roma e Inter in particolare) e mezza Europa (tra gli altri Chelsea e Atletico Madrid). Allo stop del campionato, il bomber più prolifico della storia del Napoli, insieme ad Hamisk, sembrava ad un passo dal rinnovo. Poi la situazione è precipitata.
Da Milano sono arrivate notizie di un suo imminente passaggio all’Inter. Inaccettabile e fortunatamente smentito. Sarebbe stato l’ennesimo “tradimento” di un giocatore che è entrato nei cuori di tutti i tifosi per la sua classe, la sua professionalità e la sua simpatia, oltre al suo attaccamento alla squadra e alla città. Autore di alcuni gol tra i più belli e importanti della storia recente del Napoli: dal 3-1 nella finale di Coppa Italia alla Fiorentina, alle perle uniche realizzate a Roma con la Lazio o a Genova sponda rossoblu, Mertens ha deciso di scrivere l’ultima pagina della sua carriera con un lieto fine. Per lui e per chi lo ha tanto amato. Ha deciso di rinnovare il contratto per altri due anni con il club azzurro, rinunciando anche a qualcosa dal punto di vista economico, ma confidando anche in un post carriera come dirigente in società. Insomma, a 33 anni il belga napoletano ha scelto con il cuore, di fronte però ad un’offerta adeguata al suo talento e alla sua dedizione. De Laurentiis forse ha aspettato troppo, ma l’importante è aver trovato l’accordo finale. 4 mln di euro a stagione, 2,5 all’atto della firma, qualche bonus legato ai risultati. Un’offerta che ha soddisfatto anche i tifosi allarmati da un altro possibile smacco dopo quelli epocali di Higuain e soprattutto di Sarri, passati però alla Juventus. Dopo un’annata scadente, tribolata e monca, era importate mettere un tassello sul quale costruire una ripartenza ambiziosa.
G.P.
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