DREAMbox: una scatola di sogni per i bimbi del Santobono-Pausilipon
di Valeria Aiello
Lo chiamano “Dreambox”, ovvero cofanetto dei sogni, una piccola scatola magica che ha il potere di regalare un sorriso e alleviare le sofferenze dei destinatari: bambini ricoverati nel reparto di oncologia, costretti a vivere in ospedale e consapevoli della loro “difficile” condizione.
Un progetto dal respiro nazionale ad opera del Rotaract Club d’Italia, Malta, San Marino e Principato di Monaco per l’anno sociale 2013/2014, che vede impegnati nella mission tutti i Rotaract Club dei Distretti Italiani. Da Milano a Catania, i giovani del Rotary, dopo aver individuato alcune strutture ospedaliere pediatriche di eccellenza distribuite in Italia, sono partiti muniti dei box magici, per consegnarli ai piccoli malati come dono natalizio. Più di mille le scatole dei sogni finite tra le mani dei bambini, contenenti libri di fiabe, matite, pastelli, album da disegno, cartoni animati, peluches, giocattoli: insomma, tutto il necessario per accendere la fantasia e l’allegria dei più piccoli, e donare qualche momento di serenità e spensieratezza. Il tutto gentilmente donato dal Rotaract e da rinomati sponsor quali Chicco, Moskardin, Fabriano e Cruciani.
Questa la prima delle tre fasi del progetto, divise in sogna, progetta e realizza. In linea con la sintesi rotariactiana dove il sogno si unisce alla progettualità per poi divenire azione, nella seconda fase del Dreambox project, ogni bambino ha a disposizione una letterina dove può scrivere il proprio sogno; queste lettere sono state raccolte da ciascun Distretto che si è fatto carico di realizzare il sogno ritenuto più bello, fantasioso, emozionante e difficilmente realizzabile da parte della famiglia. Giungiamo così all’ultima e impegnativa fase in cui dal sogno si passa all’azione: l’ammodernamento di una sala di un reparto ospedaliero, che verrà denominata “Rotaract Italia – Reparto Dreambox – La corsia dei Sogni”. In particolare, verrà riallestita la sala d’attesa presso l’ospedale Santobono – Pausilipon di Napoli, rendendola interattiva ed a misura di bambino mediante la riproposizione, in piccola scala, di un parco urbano, completo di strada, attraversamenti pedonali, area verde e zona per i giochi da tavolo. Ma per ben capire di cosa si tratta e quali saranno gli interventi realizzati, abbiamo intervistato l’architetto napoletano di origine vomerese, Antonio Di Maro, che, a titolo gratuito, ha ideato il riallestimento. Lo scorso 15 aprile ha presentato dinanzi a tutti i rappresentanti distrettuali d’Italia, il progetto “Un Parco per il Pausilipon (breve tregua dal dolore)” presso Palazzo Madama, alla corte del Vicepresidente del Senato della Repubblica.
Un grande successo che ha visto il diretto interesse della Senatrice Linda Lanzillotta….
“è stato davvero emozionante esporre e trasferire le mie idee ad una donna di maturata esperienza politica e sociale come la Senatrice, la quale ha mostrato grande coinvolgimento emotivo e condivisione alle finalità progettuali”.
In cosa consiste nello specifico la riqualificazione dell’ambiente?
“L’intenzione è creare all’interno della sala d’attesa dell’ospedale Pausilipon un vero e proprio parco urbano completo di strada, attraversamento pedonale, verde e alberi. Lo scopo ultimo è quello di dare la possibilità ai piccoli degenti di vivere e giocare in un parco all’aperto, dal momento che sono impossibilitati a farlo nella vita reale. Vogliamo far entrare “la vita” nell’ospedale con piccole istallazioni come la segnaletica che farà da maestra di educazione civica. O come i contenitori per la raccolta differenziata sottoforma di piccoli alberi parlanti. Sarà prevista anche un’area mediatica con giochi da tavola”.
Ma andiamo nel dettaglio….
“La strada e le strisce saranno realizzate con materiali dalla rugosità differente per permettere ai bambini ipovedenti di distinguere la strada dal parco in maniera tattile. Anche l’illuminazione all’interno della sala sarà garantita oltre che da un rinnovato sistema di illuminazione a soffitto, anche da piccole lampade retro-illuminate che riproducono l’aspetto di animali e forme varie, immergendo i piccoli nell’esperienza parco”.
Cosa ha spinto un giovane architetto come lei ad aderire a tale iniziativa?
“Già durante gli anni di studi e formazione mi sono sempre impegnato nel campo della progettazione sostenibile e dell’efficienza energetica. Credo fortemente che la mia professione raggiunga l’apice della bellezza proprio in queste attività, occasioni nelle quali delle scelte progettuali, possono, anche se per poco, alleviare il dolore di chi soffre”.
In un progetto di cosi ampio respiro le sinergie sono fondamentali…
“Si infatti mi sento di ringraziare fortemente tutti i rappresentanti distrettuali, i responsabili campani e nazionali del Rotaract Italia, che costantemente mi sono accanto in questa iniziativa. In particolare il rappresentante del distretto 2100 Pasquale Russo, che mi ha dato questa opportunità. Inoltre intendo ringraziare la disponibilità dei dirigenti e dei direttori della struttura ospedaliera SantoBono-Pausilipon”.
Quale sarà la prossima tappa del DREAMbox Project?
“Ultimate le procedure di carattere tecnico-burocratico, ci sarà l’apertura cantiere ed entro fine maggio il taglio del nastro alla presenza di rappresentanti e istituzioni del Governo. Invito tutti a seguire gli aggiornamenti sul sito www.dreamboxitalia.org e sulla pagina facebook dedicata”.
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