Dino Alinei collezionista di emozioni
Raccolta di cimeli della storia del calcio Napoli
Gagliardetti, maglie, biglietti, figurine, sciarpe e tanto altro. Ecco la collezione dell’associazione “momenti azzurri” fondata nel dicembre del 2009, alla presenza del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, dall’ingegnere Giuseppe Montanino e dal medico radiologo Dino Alinei. Una vera e propria passione trasmessa di generazione in generazione che vorrebbe trovare un suo spazio in un museo in attesa delle scelte della società calcio Napoli. La collezione di Alinei conta una serie innumerevole di oggetti e ha avuto una propria sede solo lo scorso inverno al Museo Archeologico Nazionale di Napoli in un’apposita mostra.
Quando e perché ha iniziato a collezionare?
Ho cominciato da bambino. Il Napoli giocava ancora allo stadio del Vomero, ho sempre avuto l’abitudine di conservare tutto ciò che mi capitasse della squadra. Poi mi ha mosso la passione.
Attraverso quali contatti all’inizio è riuscito a raccogliere i cimeli del Napoli?
Da ragazzo facevo il raccattapalle e si riusciva sempre a prendere qualcosa, ma gli oggetti più importanti li ho ricevuti tramite la società. L’allenatore dell’epoca, Amedeo Amedei, era amico intimo di mio padre che, a sua volta, faceva parte dello staff medico del Napoli. Parliamo della seconda metà degli anni ’50.
C’è un oggetto o un cimelio al quale è più legato?
Ogni cimelio del Napoli ha una storia diversa ed è legato ad un ricordo di un calciatore o di una partita, positiva o negativa che sia.
In particolare, conservo con grande soddisfazione il mio primo album delle figurine.
Era quello del campionato del 58-59.
Al collezionista può venir riconosciuta una funzione sociale?
Sicuramente. La gran parte dei musei, di qualsiasi genere essi siano, musicali, sportivi piuttosto che scientifici, rappresentano cultura. Niente potrebbe mai nascere se non ci fosse la passione di persone che mettono oggetti da parte per costruire una storia.
Si è mai chiesto chi potrà proseguire la sua collezione?
Anche mio figlio è un grande tifoso del Napoli e quindi potrebbe proseguire con la mia stessa passione oppure, come abbiamo pensato con l’ingegnere Montanino, avendo creato un’associazione, se il Napoli non dovesse mostrare alcun interesse, gli oggetti potrebbero formare un patrimonio per chi prosegue o potrebbero essere investiti all’estero in qualche museo itinerante del Napoli.
Non posso non chiederle un giudizio sul Napoli attuale.
Il Napoli che sta nascendo sta vivendo un momento magico. Questa squadra per noi deve essere motivo di orgoglio.
Ho una grande fiducia e sono certo che il presidente investirà i suoi soldi a dovere comprando ancora due grandi giocatori importanti.
Ci sarà da divertirsi.
Riccardo Rubino
Commenti
No Banner to display
“Ponte di via S. Giacomo dei Capri: i soldi ci sono”
Aldo Masullo riceve la cittadinanza onoraria
Napoli Comics chiude i fumetti perdono la casa
Dai principi di Santobono all’Ospedale pediatrico
La moda al Vomero indossa il nastro rosa in favore dell’ Airc.