Degrado, abusivi e caos, ecco le vie dello shopping
E’ passata in sordina la notizia dell’urgente rimozione di medicinali abbandonati per terra a via Scarlatti o la storia dell’ esplosione provocata da un ordigno a danno di un distributore di preservativi a via Merliani, il mese scorso. Il cuore del Vomero sta vivendo un momento di crisi e i lavori appena iniziati a via Luca Giordano, che dovrebbero durare circa due mesi, non aiutano a migliorare le già problematiche situazioni, riguardanti l’incuria e la viabilità. Troppe volte si danno per scontate certe piccole cose: ad esempio che via Merliani è una strada pedonale, e che non esistono strisce di alcun colore per auto o moto, soprattutto dal lato di via Cimarosa; come è noto a tutti che, a via Scarlatti la gente passeggia senza calzini visto che ci sono più venditori ambulanti di pedalini rispetto al numero di negozi; oppure la presenza costante dei sempreverdi due monumenti d’arte contemporanea, di indubbia bellezza, uno dedicato al Vesuvio e l’altro (bisogna credere) alla panchina d’ Orange , che, con la sua rete di recinzione arancione, si distingue dalla massa. D’improvviso, non ci fermiamo più a far caso, che colui che sporca queste strade non è quello che noi crediamo essere qualcuno che viene da un altro quartiere, ma siamo noi stessi i primi a farlo. Il Comitato Civico “Vivere il Vomero”, attraverso il suo portavoce Mario Fontana, si esprime così: “Al Vomero oramai si pensa solo a mangiare, ci sono fast food dappertutto e bisogna fare un vero e proprio slalom tra i tendoni dei bar per passeggiare in maniera tranquilla. La situazione di via Merliani ne è un esempio. La normale viabilità non può essere soggetta a dei tavolini”. Basterebbe davvero poco per rimuovere la panchina abbandonata e aggiustare le altre, ma si sa, non siamo a Fukuoka, città a sud del Giappone dove sono bastate 48 ore per riparare l’enorme voragine (larga 30 metri e profonda 15) che si era aperta l’8 novembre scorso su una strada a cinque corsie nel cuore della città. Le aiuole degli alberi che costeggiano via Luca Giordano e via Alessandro Scarlatti versano in uno stato di profonda precarietà. Andando a spasso per le strade dello shopping vomerese non si può fare a meno di notare le aiuole degli alberi abbandonate all’incuria più totale, alcune risultano manomesse e altre totalmente rimosse. Non è una situazione momentanea, non è un fatto accaduto oggi: è da anni che va avanti questo squallore. Le panchine di legno hanno una interessante storia. Adesso che sono iniziati i lavori di via Luca Giordano ce ne è una dove, incredibile ma vero, delimita le transenne e non è possibile nemmeno sedersi più. Un’altra si trova tra il disdicevole olezzo della campana della differenziata e un allegro raccoglitore di rifiuti. Delle tre che erano sprovviste di una tavola di legno, due vivono ancora felici, senza essere minimamente aggiustate. Le strisce inventate di via Merliani. Che lo si creda o no, ma la parte di via Merliani raggiungibile da via Cimarosa, quando termina l’area pedonale, per essere chiari, non è, non è mai stata e mai lo sarà, una zona dove è possibile parcheggiare l’automobile. Non lo dice solo il codice stradale, visto che è evidente che non sono mai apparse delle strisce colorate a terra che permettessero la sosta; lo dice anche la presenza di un garage che, chiaramente, rende più logico il motivo del divieto per gli automobilisti di fermarsi e lasciare il sediolino della propria macchina. Il parcheggio selvaggio regna sovrano.
Le strisce inventate per i motorini, solo per loro. Sin dalle prime luci dell’alba a via Merliani e a via Alvino, nei pressi di via Solimena, appaiono motorini che col passare delle ore della giornata si moltiplicano a dismisura fino a diventare dei labirinti meccanici dove è impossibile passarci. Ricordiamo che parcheggiare moto o scooter sui marciapiedi è vietato, non esistono alternative possibili a meno che non siano apposti relativi cartelli o segnali che consentono la sosta ai ciclomotori. In assenza di segnaletica, infatti, il codice della strada sanziona come reato il parcheggio di moto o scooter sul marciapiede.
Le strisce pedonali inesistenti di via Cimarosa rendono l’attraversamento pedonale non propriamente semplice. Sbiadite o totalmente invisibili, molte di loro sono poste anche in maniera poco idonea: a via Solimena le strisce sono a ridosso del parcheggio dei motorini e questo provoca, oltre l’intrusione dei mezzi a due ruote sulle strisce stesse quando i posti finiscono, una minore visuale di sicurezza per chi guida l’auto e chi attraversa la strada.
L’immondizia che tanto odiamo e non vogliamo mai vedere, si ripropone a ogni angolo delle strade. Mattina o sera che sia, il servizio di pulizia delle strade non è soddisfacente. Di notte è possibile imbattersi nei cumuli abbandonati dai fast food ( spesso non nella campana di competenza), oppure in una via A. Scarlatti sporca e consumata dalle migliaia di persone che, impudenti, hanno reso la strada un porcile con tutte le sigarette e le cartacce gettate a terra. Stesso discorso vale per via Luca Giordano.
La mentalità delle persone che vivono e amano il Vomero. Non sono solo “gli altri” che sporcano, e qualora lo fossero, sono anche loro. Perché anche chi è del quartiere è il primo che non denuncia e commette dei danni comportandosi come gli altri. Tale e quale. E’ bene ricordarlo.
Francesco Li Volti
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