Corri Napoli, Corri!
Forrest Gump correva, correva talmente tanto da arrivare per primo ovunque. Con questo obiettivo, da continuare a perseguire, il Napoli deve raccogliere l’esortazione alla corsa, (Corri Napoli, Corri!), che è anche un apprezzamento per quanto già fatto, senza fermarsi, continuando senza sosta sulla strada intrapresa. Il “chi si ferma è perduto” vale ieri come oggi. Quindi il pareggio interno con il Chievo, inaspettato e sorprendente, non deve offuscare un Napoli che sta meravigliando tutti, che non era considerato la seconda forza del campionato, che, nonostante il mezzo-stop in campionato, sembra ancora la più attrezzata a fronteggiare i bianconeri, se non come rosa, che è comunque di altissimo livello, di sicuro come ensemble, ovvero quel mix di giocatori, allenatori, dirigenti, preparatori o società, che può creare quell’alchimia che potrebbe non avere limiti. Proprio il cammino in Champions League, che prescinde dal risultato finale, ha fatto comprendere che la squadra ancora non conosce i suoi limiti, ed è un bene. Il cammino in campionato, invece, al di la di un paio di piccoli e fisiologici passi falsi, è da squadra di primissima fascia. La Juventus è una corazzata, ma non è sulla Juventus che bisogna fare la corsa, ma sulla crescita dello stesso Napoli, di una filosofia vincente che, anche grazie ad Ancelotti, la squadra sta provando ad acquisire, a fare sua. La fase di studio dei giocatori è ormai in dirittura di arrivo, alcuni hanno dimostrato di poter essere da Napoli, altri non hanno convinto. L’allenatore e la società hanno dichiarato che la rosa va bene così, è di alto livello e non si deve intervenire sul mercato. Una posizione da rispettare che però aspetta conferme perché oggi in realtà sembra ancora mancare qualcosa per vincere. Ora è proprio il “mister” a dover fare, e far fare, l’ultimo passo, in anticipo rispetto alle previsioni. Dopo aver fatto sentire tutti protagonisti e aver mantenuto il Napoli in ballo e ai vertici, bisogna trovare un’identità precisa, non una formazione precisa. Bisogna trovare i veri leader in campo, ben comprendendo i limiti evidenziati da Insigne o dal capitano Hamsik, forse basta guardare ad Albiol o Allan per individuarli come i trascinatori ai quali tutta la squadra possa appoggiarsi.
G.P.
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