Churchill, biografia made in Naples
Le matite di Alessio Cammardella raccontano la storia
“Da bambino leggevo Spiderman, è il mio supereroe preferito”
“Una bugia fa in tempo a compiere mezzo giro del mondo prima che la verità riesca a mettersi i pantaloni”. La frase, attuale come non mai, è di Winston Churchill, il personaggio storico che Alessio Cammardella ha reinterpretato nella sua versione a fumetti. Un lavoro carico di suggestione e di studio eseguito per l’editore francese Glenàt e pubblicato in Italia per la collana Historica Mondadori. “Avevo già collaborato con Fabrizio Fiorentino per la ricostruzione storica dell’epopea di Napoleone Bonaparte, poi è arrivata l’occasione di disegnare uno dei personaggi più importanti della storia del XX secolo”.
Come hai reagito quando ti hanno dato l’incarico?
“Ero in vacanza in Israele, avevo inviato alcune tavole di prova agli editor, ma non mi aspettavo granché, quando all’improvviso squilla il mio telefono cellulare. L’editor mi chiedeva altre tavole per poi procedere alla realizzazione degli albi. Quella vacanza è diventata ancora più bella e indimenticabile”.
Quanto è diverso occuparsi di fumetti storici rispetto a quelli più popolari?
“Di sicuro c’è bisogno di una documentazione maggiore, ma questo riguarda soprattutto i fumetti non ambientati nel presente. È stato fondamentale conoscere il personaggio, le sue caratteristiche, l’abbigliamento, ma anche l’edilizia, in particolare dell’Inghilterra della prima metà del secolo. In assoluto è molto stimolante”.
Come ci si prepara ad un lavoro di questo genere, e quanto tempo hai impiegato per la realizzazione dei due volumi?
“La prima fonte sono i filmati e le fotografie, ma anche i dipinti, ed è essenziale leggere biografie. Nel caso di Churchill ho avuto anche la fortuna della concomitanza con la proiezione nelle sale del film “L’Ora più Buia” (Gary Oldman-Churchill ha vinto l’Oscar come migliore attore). È stato un lavoro abbastanza lungo, durato circa un anno e mezzo”.
La tua passione nasce da bambino, chi erano i tuoi eroi preferiti?
“Sin da giovanissimo ho mostrato passione per il disegno. Non mi limitavo a disegnare la classica casetta (n.d.r. sorride). Leggevo molti supereroi in particolare il mio prediletto: Spiderman. Disegnarlo resta il mio sogno nel cassetto, chissà cosa ci offrirà il futuro”.
A proposito di futuro, quali sono i tuoi progetti?
“Attendo risposte, diciamo “supereroistiche”, proprio dall’altro lato dell’oceano, ma è troppo presto per parlarne. Incrociamo le dita”.
Quando hai capito che quello che era un hobby sarebbe potuto diventare una vera professione?
“Avevo 15 anni, Un momento di passaggio. Ho incontrato il grande disegnatore americano Jim Lee, ho visto alcuni suoi lavori e ho deciso che quello era il mondo nel quale avrei voluto lavorare”.
Come hai cominciato?
“Ho seguito alcuni corsi alla Scuola Comix. Ho conosciuto Fabrizio Fiorentino che è stato fondamentale nel mio percorso di formazione, poi ho iniziato a collaborare come concept artist per la software house indie 10th Art Studio”.
Hai anche iniziato ad insegnare disegno.
“Ho capito quanto fosse importante, per aspiranti giovani disegnatori, avere una guida. Ho conosciuto Giuliano Monni e ho iniziato a lavorare per la Scuola internazionale di Comics di Napoli come docente di disegno base nel 2014”.
Il tuo Spiderman sul ponte di Via Cilea, che hai realizzato in esclusiva per Vomero Magazine, è un tributo al personaggio che quest’anno compie 50 anni dalla sua prima pubblicazione in Italia, ma hai altri personaggi che ti hanno ispirato?
“Spiderman resta primo per distacco, ma di sicuro non nascondo il mio gradimento per personaggi come Conan o Hellboy e poi resta sempre la passione per la storia, in particolare per la II Guerra Mondiale, che ha segnato un passo importante nello sviluppo della mia carriera. Ma ora si volta pagina, pronti per nuove avventure”.
Giuseppe Porcelli
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