Chirurgia bariatrica: quando è davvero necessaria?
L’obesità è un problema di salute pubblica che registra un progressivo aumento dal dopoguerra in tutti i paesi industrializzati. L’obesità è sempre dovuta ad un’ alterazione del bilancio energetico, per aumento dell’apporto e/o diminuzione del dispendio energetico, protratta nel tempo. Per i pazienti gravemente obesi, che non sono riusciti ad ottenere dei risultati efficaci con un programma alimentare controllato è possibile ottenere un dimagrimento rivolgendosi alla chirurgia bariatrica, cioè ad una varietà di procedure che promuovono la perdita di peso riducendo l’assunzione e/o l’assorbimento degli alimenti. È possibile intervenire mediante una resezione chirurgica dello stomaco (gastrectomia), oppure riducendo la dimensione dello stomaco con un bendaggio gastrico, oppure ancora attraverso la creazione di una piccola tasca gastrica collegata direttamente ad una sezione dell’intestino tenue (bay pass gastrico). Solitamente si ricorre alla chirurgia bariatrica nei casi di grave obesità in cui l’indice di massa corporea è >35.
Ma attenzione a non confondere la chirurgia bariatrica con una fantastica bacchetta magica scaccia problemi. Nessun metodo garantisce di mantenere nel tempo la perdita di peso ottenuta senza cambiare il proprio stile di vita. È necessario anche un supporto psicologico, che accompagni il paziente lungo tutto il percorso, dal pre al post operatorio. Bisogna dunque tener presente che, prima ancora di cambiare il proprio corpo, è la mente che deve accettare una scelta diversa: quella di amarsi un pò di più.
SIMONA CAVALLARO – DIETISTA
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