Certosa di San Martino: intervista alla direttrice Rita Pastorelli
Rita Pastorelli, memoria storica di uno dei maggiori complessi monumentali della nostra città di Napoli, la Certosa di San Martino, museo del Regno di Napoli e di Sicilia, a partire dai reali Angioini, fondatori della trecentesca struttura, fino ad arrivare al Regno delle due Sicilie.
Rita Pastorelli, storica dell’arte, profonda conoscitrice della nostra storia locale, è impegnata, da circa 40 anni, prima come funzionario e poi come direttrice, in un’intensa attività di promozione culturale, di valorizzazione delle testimonianze e di musealizzazione di collezioni storiche antiche, conservate da secoli nei depositi della Certosa, ma anche di quelle provenienti da donazioni. Il suo impegno è finalizzato non solo a voler dare rilievo alla nostra storia locale, esaltandone la sua identità ed integrandola nel contesto nazionale ed internazionale, ma anche a voler avvicinare alla Certosa un pubblico sempre più vasto di visitatori, dai più piccoli, agli sportivi, incoraggiando anche quelle fasce di pubblico che ritengono il museo un luogo noioso. Il museo, dunque, non solo richiamo di appassionati, ma un luogo vissuto e utilizzato come risorsa per esperienze di crescita culturale. Un luogo dove è possibile coniugare apprendimento e intrattenimento. Per questo la direttrice è favorevole ad un accesso facilitato e privilegiato per gli abitanti del territorio, da concordare con le altre istituzioni. Rita Pastorelli ha così messo in campo una serie di manifestazioni, mostre e progetti, innovativi in vari ambiti culturale e del tempo libero. Il progetto “Musamà for family”, realizzato dalla Certosa in collaborazione con le associazioni operanti sul territorio, è un progetto a misura delle famiglie. Il servizio educativo del Museo di San Martino, ogni seconda domenica del mese, apre ai piccoli visitatori, proponendo loro laboratori e percorsi di conoscenza, come la scrittura creativa, la creazione di maschere e la conoscenza del mondo delle erbe nella spezieria dei monaci.
Altra straordinaria manifestazione è CONcertosa, una rassegna musicale inserita nella programmazione del Maggio dei Monumenti 2018. Una rassegna in memoria e sul modello didattico del maestro Josè Abreu, che prevede l’accoglienza e l’esibizione alla Certosa di orchestre sinfoniche e cori di ragazzi provenienti da vari quartieri di Napoli, anche da quelli più disagiati. La rassegna vuole puntare non solo sull’esibizione dei piccoli musicisti, ma soprattutto su un processo di inclusione, che partendo dall’orchestra, intesa come comunità che unisce, possa essere forza trainante di emancipazione culturale anche per quei ragazzi provenienti dalle classi socioeconomiche più disagiate. Anche il teatro delle Guarattelle, che vede i Guarattellari, maestri di strada, esperti del settore, esibirsi, contribuisce ad attirare grandi e piccini al Museo. Una rassegna di spettacoli, sostenuta da Stelio di Bello, professore di estetica alla Federico II, il quale, nel 2017, ha voluto donare al Museo la sua collezione di testimonianze iconografiche dell’antica maschera di pulcinella, consentendo così la realizzazione di una nuova sala museale, la prima ed unica esistente a Napoli, dedicata alla storia della maschera partenopea.
Per gli amanti della fotografia, è, invece, in allestimento una mostra dedicata ad Alphonse Bernoud, francese di Lione, fotoreporter degli ultimi sovrani borbonici ma anche della città. La mostra, che aprirà il 21 giugno, sarà visitabile per tutto il corso dell’estate. Insieme all’organizzazione di tante iniziative, la direttrice non evita di affrontare anche situazioni spinose, di difficile soluzione, come l’impossibilità a musealizzare la bella collezione di artiglierie storiche, per mancanza di spazi. Relitti recuperati ai primi del 1900, tra i quali pezzi del 1500, che oggi sono in un’area deposito a ridosso della Chiesa delle Donne, in attesa di sistemazione.
Altro argomento spiacevole riguarda largo San Martino, luogo spesso adibito a festeggiamenti serali, con fuochi di artificio e lancio di bottiglie, che mettono in serio pericolo una parte della struttura della Certosa. La direttrice lancia così un appello alla Polizia Municipale, affinchè possa tutelare dal degrado e dall’inciviltà l’area antistante uno dei musei più importanti della città.
Ersilia Di Palo
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