Centri Commerciali Naturali per fare impresa
di Mariagrazia Vitelli – Commercialista
Cinque Milioni e cinquecentomila euro per il commercio al dettaglio.
Avete letto bene, pronto il Bando per i commercianti al dettaglio, 5 milioni e mezzo di euro. Con il bando per lo Sviluppo dei Centri Commerciali Naturali si dà impulso allo sviluppo delle piccole imprese, promuovendo azioni di riqualificazione ambientale ed urbana. Sono due le linee di azione su cui si sviluppa il progetto, una a favore dei Comuni per rivitalizzare il commercio nei centri storici e l’altra a favore dei commercianti, per favorire lo sviluppo e la crescita dell’attività. A tale proposito l’Amministrazione Comunale, con una delibera del 23 Dicembre 2013, ha dato il via libera alla costituzione dei Centri Commerciali Naturali. Ma cosa si intende per Centri Commerciali Naturali? I Centri Commerciali Naturali (CCN) sono aggregazioni in forma consortile di esercizi di vicinato, di medie strutture di vendita, di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, di imprese artigiane, turistiche e di servizi che, mediante una propria autonoma struttura organizzativa, si pongono quale soggetto di un’unica offerta integrata per favorire la crescita della domanda del servizio reso ai consumatori, nonché per realizzare una politica comune di sviluppo e di promozione del territorio interessato. Il 21.03.2013 è stato adottato dalla Giunta regionale della Campania il nuovo disciplinare sui Centri Commerciali Naturali (CCN). Con esso, vengono snellite le modalità di costituzione dei consorzi tra esercizi commerciali, semplificate le procedure che il consorzio deve espletare per ottenere il riconoscimento da parte del Comune, viene prevista la possibilità per i Centri di essere destinatari di azioni di formazione professionale. I “CCN“ rappresentano l’aggregazione di attività commerciali al dettaglio, allo scopo di valorizzare ed integrare le risorse di cui dispone il territorio, per fare del commercio una forza trainante del nostro sistema produttivo.
“L’auspicio” è che iniziative come questa possano portare sviluppo e nuova occupazione, in questo momento sono necessarie risposte efficienti e rapide, per uscire dalla crisi e quindi via alla rivoluzione del commercio in Campania attraverso le aggregazioni di imprese del commercio, del turismo, dell’artigianato e dei servizi, sulla scia delle esperienze innovative di Barcellona e Londra. I Centri Commerciali Naturali sono previsti dalla legislazione comunitaria (i cosiddetti “Town Center Management”) e rappresentano il futuro economico di aree particolari della città, a forte vocazione commerciale e turistica. Si tratta di aggregazioni in forma consortile a prevalente capitale privato, che si sviluppano in contesti urbani omogenei (i centri storici cittadini ad esempio) fino a trasformarsi in una vera e propria rete di imprese e di soggetti istituzionali che diventano soggetti proponenti e realizzatori di interventi di trasformazione urbana. Del futuro dei centri e delle opportunità di finanziamento derivanti dalla programmazione regionale dei fondi Ue, se ne è discusso presso la sede di CONFCOMMERCIO Campania durante i lavori del convegno su: “Creare i Centri Commerciali Naturali” organizzato dalla Confederazione Regionale . Secondo gli “addetti ai lavori“, il piano strategico Regionale, è il punto di partenza per i Centri Commerciali Naturali, perché prevede una forte integrazione tra i programmi di riqualificazione di restauro del tessuto urbano, con gli obiettivi di rigenerazione economica delle imprese locali e la crescita occupazionale. I fondi a disposizione sono notevoli ed a questi vanno aggiunti quelli del governo, sarà quindi possibile finanziare molte iniziative imprenditoriali private e progetti di riqualificazione urbana a favore delle amministrazioni comunali. Per questi motivi, le associazioni di categoria hanno chiesto alla Regione un confronto immediato sulla possibilità di accedere ai fondi FESER e al PAESER, i quali già contengono tra gli obiettivi , la realizzazione di poli caratterizzati dalla presenza di “Centri Commerciali Naturali”. Un dato fondamentale dobbiamo ricordarlo: il prodotto interno lordo della nostra regione, quello realizzato ogni giorno da tutti noi, è per l’80% realizzato dalle piccole e medie imprese, questo aspetto dobbiamo tenerlo sempre presente, per capire quanto sia importante sostenerle e cercare nuovi strumenti e progetti che ne favoriscano il loro sviluppo. Pertanto il piano strategico regionale, rappresenta un’importante opportunità di approfondimento e di confronto tra il sistema imprenditoriale regionale con le istituzioni tutte, regionali, provinciali e locali. Come introdotto all’inizio dell’articolo, condivido appieno la strategia di azione e di sviluppo adottata dal progetto, ovvero la forte integrazione tra i programmi di riqualificazione e di restauro del tessuto urbano con gli obiettivi di rigenerazione economica delle imprese locali e la crescita occupazionale. E ritengo che attraverso l’applicazione di questi concetti, si possa realmente “ripartire a fare impresa”. Buon lavoro a tutti !
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