“Casa della socialità”, il bluff è servito
Lo striscione che annunciava la riqualificazione della sottostazione elettrica di via Verrotti è stato rimosso. Almeno, così, i residenti della zona si sentono un po’ meno presi in giro. Eh sì, perché quella scritta, comparsa prima delle ultime elezioni, con cui l’ex presidente della Quinta Municipalità, Mario Coppeto, annunciava lo stanziamento di 366 mila euro per la riqualificazione dell’ormai abbandonata sottostazione elettrica dell’Azienda napoletana di mobilità, si è rivelata soltanto un annuncio elettorale.
Di fatto, la struttura situata ad angolo tra via Verrotti e via Menzinger, che sarebbe dovuta diventare la “Casa della socialità”, versa sempre più in uno stato di degrado e sporcizia ed è ridotta a sversatoio di rifiuti di ogni genere, con marciapiedi sporchi e pieni di vetro ed escrementi vari. Eppure, nelle settimane precedenti alla scorsa tornata elettorale, quella che vedeva l’ex presidente della Quinta Municipalità Vomero-Arenella candidato per un posto al Comune di Napoli, la notizia dello stanziamento di tanti fondi e del relativo bando per la riqualificazione di questo edificio finito in rovina, aveva entusiasmato i residenti della zona, ben lieti di sapere che vi erano progetto e fondi per riqualificare la struttura e farla diventare addirittura un centro culturale e sociale. Nel dettaglio, si parlava di un “centro polifunzionale, centro giovanile, casa della socialità, dei diritti e delle attività culturali”.
Ma, a quanto pare, non è proprio come volevano farci credere. Infatti, passate le elezioni, adesso non si parla più del progetto ed è anche stato rimosso lo striscione che annunciava l’immediata svolta per l’ex sottostazione elettrica dell’Anm. La realtà è ben diversa: la Quinta Municipalità deve ancora mettere su un progetto con la partecipazione di alcuni partner privati e fare un bando per la riqualificazione ed il riutilizzo dell’edificio. Poi, bisognerà trovare un accordo tra Municipalità ed i privati coinvolti nel progetto su chi gestisce la struttura e chi si occupa della manutenzione: un po’ lo stesso problema che si è avuto con lo stadio Collana tra Regione, Comune e associazioni private che si sono aggiudicate il bando per l’utilizzo della struttura sportiva. Ma non è finita qui: vanno anche trovati i soldi, ovvero bisognerà fare un mutuo per coprire i 366 mila euro che sono stati solo inseriti nel Fondo pluriennale vincolato per la riqualificazione dell’ex sottostazione elettrica di via Menzinger.
Eppure, proprio in un’intervista rilasciata al nostro giornale, l’ex presidente Mario Coppeto si definiva soddisfatto per aver “concluso il suo mandato avviando il progetto di recupero della sottostazione elettrica di via Verrotti con lo stanziamento dei fondi necessari a realizzare “La casa della socialità” per la quale sono già in corso gli atti per la gara d’appalto”. Evidentemente, come è andato via Coppeto, il progetto si è bloccato.
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