CASA DELLA SOCIALITÀ
SI RISCHIA L’INTERVENTO DELLA CORTE DEI CONTI
Il quartiere Arenella deve ancora aspettare per avere a disposizione l’immobile, ex sottostazione elettrica Anm, di via Verrotti 5. Il progetto alla base della delibera che aveva finanziato i lavori, era di creare un “centro polifunzionale giovanile, casa della società, dei diritti e delle attività culturali” e sarebbe stato il primo sul territorio della V Municipalità. L’edificio, di proprietà comunale, è stato ristrutturato, ma ancora mancano gli allacci per le forniture e continua, quindi, ad essere inutilizzabile. Sembra davvero assurdo che siano stati investiti oltre 300mila euro per la ristrutturazione e riqualificazione dell’immobile, ma dal 2018 Comune e Municipalità non riescono a risolvere quelli che appaiono come piccoli problemi burocratici. Il Consigliere della V Municipalità, Gennaro Nasti, al riguardo ha dichiarato: “Quanto si sta verificando è la dimostrazione di quanto importante sia che la Municipalità, in questo caso, e comunque l’ente che ha maggior interesse al progetto in itinere, segua pedissequamente i lavori”. Del resto, l’importo che manca per completare il progetto e porlo, finalmente, a disposizione del territorio, dovrebbe essere irrisorio ed ammontare a poco meno di 4000 euro. Considerata la rilevante spesa di denaro pubblico effettuata ci sono addirittura i rischi di un intervento della Corte dei Conti, ma uno spiraglio di riuscire, a breve, a sbloccare la situazione è apparso dall’ultima commissione lavori. Sembra, infatti, esserci la possibilità di inserire un finanziamento per il completamento del progetto nel prossimo rendiconto di marzo/aprile. Nell’ottobre 2018 con l’inaugurazione del Murales dedicato a Ilaria Cucchi, realizzato dallo street artist napoletano Jorit sulla parete esterna della struttura, si sperava in una sua apertura in breve tempo, invece sono trascorsi più di due anni e mancano ancora gli allacci Enel e ABC. A settembre, a causa dell’emergenza dovuta alla pandemia, era apparso fattibile attribuire l’immobile all’Istituto comprensivo Amedeo Maiuri per collocarci la scuola dell’infanzia, ma poi l’accordo, che prevedeva l’impegno da parte della scuola di procedere agli allacciamenti delle utenze, non si è concretizzato per non meglio specificate motivazioni. “Palesare alla scuola una eventuale futura promiscuità di uso, ovvero inserire delle regole troppo rigide, non ha aiutato la dirigente a firmare l’accordo e di questo, ancora una volta saranno, i bambini a subire i maggiori danni” prosegue Nasti. In effetti è probabile che il ricorso alla DAD, il rispetto di stringenti regole e la necessità, comunque, di un esborso di denaro da parte della scuola abbiano portato a ripensamenti il dirigente scolastico, la dott.ssa Maria Chiara Conti, che non si è più attivata per concludere l’atto di comodato d’uso dell’immobile.
Purtroppo, si tratta solo di possibili deduzioni visto che, pur avendola contattata, non si è resa disponibile a fornire chiarimenti sulla posizione della scuola da lei diretta. Confidando in un’apertura in primavera si spera che, finalmente, Comune e Municipalità smettano di palleggiarsi le responsabilità ed eseguano l’ultimazione dei lavori onde evitare che l’immobile cada in uno stato di abbandono sempre peggiore.
Claudia Prezioso
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