Boom di vendite e ristampa, il successo di Sannino
Ad un mese e mezzo dall’uscita, “Uanema!”, il disco d’esordio di Andrea Sannino, raggiunge le mille copie e l’etichetta Zeus va in ristampa. Un piccolo grande risultato che conferma un successo già annunciato con il boom di visualizzazioni del video di “Abbracciame”, il singolo che ha anticipato l’uscita del disco. Andrea Sannino, attore e cantautore partenopeo, classe ‘85, già protagonista di musical di successo come “C’era una volta scugnizzi” e “Stelle a metà” è una delle nuove voci della Napoli contemporanea che si inserisce nel filone della canzone d’autore napoletana, nel solco di una sonorità pop che parte da Eduardo De Crescenzo, passando per Nino Buonocore fino ad arrivare a Sal Da Vinci. Sannino canta con il desiderio di riportare in auge un filone ultimamente un po’ trascurato, quello della canzone d’amore d’autore scritta all’ombra del Vesuvio, senza l’uso e l’abuso del tratto oleografico.
Andrea Sannino quando hai deciso di fare questo mestiere?
“La passione per la musica è una cosa che mi appartiene da sempre, con il tempo, sudore e sacrifici è diventata una professione. Ho cominciato con tanta gavetta e il momento che considero come la vera svolta è stato nel 2006 quando, durante una trasmissione televisiva in diretta su Rai Uno, duettai con Lucio Dalla. Dopo questo primo incontro con lui è nato un percorso artistico e di profonda amicizia con tanti bei momenti come il concerto a San Giovanni a Teduccio davanti a 15mila spettatori”.
“C’era una volta scugnizzi” e “Stelle a metà”: due momenti importantissimi per la tua carriera.
“Nel 2010 ho avuto una grande occasione, quando Claudio Mattone mi ha scelto come protagonista di “C’era una volta Scugnizzi”. Interpretavo il ruolo del prete coraggio Don Saverio. E’ stato davvero un onore e un momento di grande crescita professionale. Il musical è andato in scena in tutta Italia con più di 100 repliche, dall’Augusteo di Napoli, al teatro Sistina di Roma, fino al Rossetti di Trieste. “Stelle a meta”, scritto e diretto da Alessandro Siani, è il musical più recente a cui ho partecipato. Anche questa una grande esperienza che mi ha dato tante soddisfazioni”.
E’ appena uscito il tuo primo disco. Iniziamo dal titolo “Uanema”, spiegaci il significato e soprattutto quello che significa per te.
“Uànema è un’esclamazione entusiasta napoletana che usava Lucio Dalla ogni volta che parlavamo di Napoli. Si esprimeva spesso nella nostra lingua, mi chiamava guaglione ed è noto il suo amore viscerale per questa terra e per il popolo napoletano, mi ha insegnato a fare tanto perché aveva una grande umiltà. Questo titolo è dedicato a lui, non è ne’ un omaggio, né un riferimento, sarebbe impensabile… lui è assolutamente inarrivabile … Il mio invece è un grazie! In tempi non sospetti mi ha aiutato a crescere e a guardare il mondo per imparare a scriverlo e a cantarlo… sempre”.
Un disco con tante collaborazioni importanti. Ricorda qualche nome.
“Nell’album ci sono 14 brani inediti, scritti e composti con Mauro Spenillo (Principe e Socio M) e Pippo Seno. La produzione artistica dell’album ( edito dalla Zeus Record) è affidata a Mauro Spenillo (Principe e Socio M) e Pippo Seno, mentre la produzione esecutiva è di Tony Polito. Gli artisti a cui rivolgo il mio grazie per aver creduto in questo progetto sono: Sal Da Vinci che ha duettato con me nel brano “Sto cercanno ancora”, una canzone scritta da Federico Salvatore che oscilla tra una dolce malinconia e la consapevolezza del tempo che scorre ma che, a dispetto di tutto ciò che non va, ricorda che un amico è il grande tesoro del viaggio della vita, con cui condividere tutto; Pasquale Palma, direttamente da Made in Sud anticipa il brano che da il titolo all’album “Uanema”; Monica Sarnelli in Bona Notte è una perla di eleganza; Ivan Granatino in “ ‘E canzone napulitane” movimenta l’album e fa decisamente ballare”.
Tante le canzoni d’amore ma anche un momento importantissimo legato al sociale che racconta del dramma della terra dei fuochi.
“Ho voluto raccontare il fenomeno della terra dei fuochi accostandomi senza clamore, ma con discrezione e per fare questo ho affidato il brano “Terra Nostra” alla bravura di Principe & Socio M “con la prefazione di Don Maurizio Patriciello. “Terra Nostra” è un momento di denuncia, riflessione che racchiude un messaggio che va oltre il dolore ma che deve guardare alla speranza”.
È passato un bel po’ dal brano anticamorra che ti ha fatto conoscere ed apprezzare da pubblico ed addetti ai lavori. Quali sono i progetti per il futuro?
“Il mio futuro è pieno di musica, non saprei vederlo diversamente, ma c’è in pentola anche un progetto imprenditoriale che si chiama “Dillo in napoletano”. Sarà una bella sorpresa”.
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