BOOM DI ISCRIZIONI NEI LICEI DEL VOMERO
URGONO REGOLE PIÙ CHIARE NELLA SELEZIONE DELLE DOMANDE
Lo scorso 25 gennaio si è chiuso il termine per l’iscrizione degli studenti delle terze medie, al primo anno di scuola superiore. A livello nazionale, il 57,8% degli studenti ha scelto i Licei, il 30,3% gli Istituti tecnici, l’11,9% i Professionali. A Napoli, tanti studenti vogliono il Vomero. Forse troppi, a giudicare dagli esuberi di domande registrate in molti istituti. Gettonatissimo il Liceo “Vico”, in tutti gli indirizzi disponibili (classico, scientifico, linguistico) con domande in eccedenza già quattro giorni prima del termine per l’iscrizione; esauriti i posti per il linguistico del “Mazzini”, con ben 50 esuberi, (pari a due classi). Lista d’attesa, accessibile mediante domanda “con riserva”, anche per la sezione “inglese-cinese-tedesco” del Linguistico “Elio Vittorini”. Esaurita la platea disponibile anche al Sannazaro. Nessuna difficoltà pare frenare il flusso di domande di iscrizione verso le superiori del nostro quartiere, che si scoprono inadeguate, per organico e aule disponibili, ad esaudire le richieste. Secondo il Preside del Sannazaro, Riccardo Gull, l’appeal delle scuole Vomeresi deriva “dalla qualità dell’offerta formativa, ma anche dalla comodità dei collegamenti col resto della città, grazie alla vicinanza di metropolitane e funicolari”. “Per il prossimo anno – prosegue Gull – abbiamo raccolto circa 200 nuove domande di iscrizione. Il Liceo classico continua ad avere i suoi estimatori, plasmando umanisti in grado di affrontare ogni futura sfida universitaria. La nostra scuola si è attrezzata rispetto alle nuove esigenze del mondo del lavoro, ad esempio attivando un indirizzo che prevede il potenziamento della matematica”. Secondo il Dirigente Scolastico del Liceo “Elio Vittorini”, Tranchini, le scuole del Vomero attirano molti di studenti dalla periferia. A questi ultimi, però, secondo le regole del MIUR, e dai Consigli d’Istituto, vanno sempre preferiti gli studenti residenti nelle vicinanze. “La ‘vicinarietà’ è il primo criterio di selezione delle domande; a seguire, concorrono altri requisiti, come l’avere fratelli iscritti nel medesimo istituto o l’esistenza di protocolli di continuità scolastica tra scuola superiore e scuola media. Una volta esaminate le domande dei candidati in possesso di requisiti preferenziali, vengono vagliate quelle degli altri candidati tenendo conto della prima scelta da loro operata”. Cosa accade se le domande eccedono i posti disponibili? “Vengono smistate verso gli istituti indicati come seconda e terza scelta; in mancanza, verso altri istituti, tenendo conto della maggiore vicinanza con la residenza del candidato”. Nell’esubero delle domande, ha inciso la riduzione delle classi per il distanziamento imposto dal Covid? “È stato necessario porre un freno al fenomeno delle classi ‘pollaio’. In media, si è passati da 27.6 alunni a 25 per classe”. Per questo alcune famiglie del quartiere, non riescono più a iscrivere i propri figli nella scuola di proprio gradimento, dovendosi accontentare di soluzioni alternative. Forse il MIUR e la Città Metropolitana di Napoli, dovrebbero istituire regole più chiare nella selezione delle domande rivolte alle scuole, per evitare smistamenti “selvaggi”, e rafforzare i protocolli d’intesa tra scuole medie e superiori del quartiere, in modo che nessun giovane studente debba più vedere respinta la propria domanda di iscrizione. Perché, alle soglie di una possibile terza ondata del COVID, studiare vicino casa è diventata un’esigenza più sentita che mai.
Marcello Ricciardi
Commenti
No Banner to display
“Ponte di via S. Giacomo dei Capri: i soldi ci sono”
Aldo Masullo riceve la cittadinanza onoraria
Napoli Comics chiude i fumetti perdono la casa
Dai principi di Santobono all’Ospedale pediatrico
La moda al Vomero indossa il nastro rosa in favore dell’ Airc.