BENTORNATA FUNICOLARE: TANTE LE NOVITA’ DAL LUCERNARIO ALL’IMPIANTO
E’ iniziato il count-down per la riapertura della Funicolare Centrale e i vomeresi sono in trepidante attesa. Il prossimo 15 giugno sarà effettuata la consegna del cantiere per consentire al Ministero dei Trasporti di effettuare il collaudo finale. Due settimane di prove che daranno il via libera alla riapertura al pubblico prevista per il 1° luglio, a undici mesi esatti di distanza dalla chiusura del primo agosto 2016. “Siamo in dirittura di arrivo – afferma Nino Simeone presidente della commissione Infrastrutture del Comune di Napoli che ci ha accompagnato in un ‘tour esclusivo’ all’interno del cantiere – per restituire alla cittadinanza uno dei mezzi preferiti dai napoletani per la mobilità urbana”. Tuttavia sulla data di riapertura pende la spada di Damocle dei pagamenti che l’Anm deve effettuare alle imprese che operano nel cantiere. Il costo dell’intervento di manutenzione, straordinaria e ordinaria, ammonta a circa 7mln di euro che, con oneri accessori e iva, arriva a circa 9,5mln euro interamente a carico del Comune di Napoli. L’impianto di piazza Fuga è ritenuto una funicolare “anomala” con i suoi 26mila passeggeri al giorno (totale annuo superiore agli otto milioni) che la qualificano come quella a più alta incidenza di passeggeri in Europa. Per gli stessi tecnici della Leitner, il colosso multinazionale tedesco che realizza impianti di funivie e funicolari in tutto il mondo tra i quali, appunto, la Funicolare Centrale, la circostanza che la stessa venga utilizzata per 18 ore al giorno, a differenza delle altre che hanno una funzione più turistica e dunque limitata nel tempo di utilizzo e in termini di utenza, ne fa un caso più unico che raro. Una corsa contro il tempo, dicevamo, per rispettare la programmazione presentata all’indomani della chiusura dell’impianto. Anche perchè forte è stata la pressione dei comitati civici, delle associazioni, degli utenti più affezionati, affinchè i tempi di “astinenza da funicolare” fossero i più brevi possibili. Una situazione di disagio per gli habituè dell’impianto a fune, specie se si pensa che uno dei pregi inestimabili della funicolare è la certezza degli orari di partenza e arrivo. “Voglio sottolineare la grande disponibilità ricevuta da Anm a venire incontro alle esigenze dei napoletani – prosegue il presidente Simeone; basti pensare che gran parte dei lavori sono stati effettuati anche in orari notturni per rispettare la scadenza di luglio 2017. Ritengo giusto menzionare il gran senso di responsabilità degli operai del cantiere che sono andati avanti nonostante la difficile situazione in cui versa l’Anm. Chiederemo un altro sacrificio all’Amministrazione per potenziare gli orari di servizio fino a tarda sera per consentire a giovani e turisti di potersi muovere in maniera sostenibile e sono ottimista per l’esito finale della richiesta”. Ma in che cosa sono consistiti esattamente i lavori di manutenzione e quali novità troveremo alla riapertura della funicolare? Per rispondere a queste domande abbiamo approfittato della disponibilità del direttore dei lavori, l’ingegnere Carlo Ferrentino, che ci ha aggiornato sui lavori svolti svelandoci anche qualche simpatica anteprima.
“Le funicolari rientrano nelle normative degli impianti a fune che prevedono ogni 5 anni una revisione speciale e ogni 20 anni una revisione generale. Per l’impianto di piazza Fuga siamo andati avanti in proroga per 5 anni per la revisione generale e non si poteva andare oltre. Questo è uno degli impianti più importanti d’Europa per tipologia e numero passeggeri”. Lavori improcrastinabili che hanno riguardato non solo la parte tecnica, ma hanno visto anche un restyling delle stazioni e delle vetture. Entrando nel dettaglio, iniziamo con la parte tecnica. “Abbiamo realizzato il completo rinnovamento di tutto l’impianto – specifica il direttore dei lavori – sostituendo l’argano, che è il cuore dell’impianto, i motori e i riduttori. Abbiamo reso uniformi gli impianti standardizzandoli; abbiamo acquistato motori asincroni, che hanno bisogno di meno manutenzione, consentendo di avere un significativo risparmio economico per l’azienda. L’intervento ha interessato anche i treni con la revisione completa delle vetture delle quali sono stati sostituiti gli impianti elettrici, le ruote e gli ammortizzatori. Per la sicurezza dei viaggiatori abbiamo aggiunto telecamere e citofoni per la comunicazione diretta con l’agente di bordo. Sostituiti anche i meccanismi di attuazione delle porte in modo che, in caso di anomalia di una di loro, non è più necessario chiudere l’intero vagone come avveniva prima. Addio anche alla moquette dalle sedute sostituita con acciaio inox; modificato anche il cablaggio elettrico in modo da ridurre al minimo i pericoli di incendio”. Proprio la sicurezza è stata uno dei temi centrali dell’intervento. Sono state installate circa 100 telecamere nuove tra linea, stazioni e vetture; il doppio delle precedenti. Accanto a queste anche citofoni che permettono la comunicazione con la sala controllo e con l’agente di stazione all’interno di ogni vettura. In tema di risparmio energetico è da segnalare la sostituzione di tutte le fonti di luce con lampade a led (oltre duecento lampade tra galleria e stazioni). La funicolare restituita ai cittadini difficilmente si fermerà. Merito di un impianto di recupero che consente di continuare l’esercizio al pubblico anche in caso di manutenzione parziale. Di rilievo anche le innovazioni tecnologiche. Tutte le utenze saranno comandate da remoto dalla centrale della stazione. I segnali viaggiano su fibre ottiche posizionate con un doppio anello che gira intorno all’intero impianto. Fin qui abbiamo parlato di tutto ciò che “non si vede” ma che riveste grande importanza per garantire un servizio efficiente ai pendolari. Passando alle novità che cattureranno la curiosità dei viaggiatori non si può non partire dall’enorme lucernaio che ricopre la stazione di piazza Fuga. Un elemento architettonico che offrirà luce diretta all’impianto valorizzandone la sua bellezza. Sempre nella stazione a monte è stato recuperato l’ingresso storico portando alla luce il legno originale della porta che accoglie I viaggiatori. Per favorire l’accessibilità alle persone con ridotta mobilità, sono stati sostituiti i montascale della stazione del corso Vittorio Emanuele con gli ascensori. Al Petraio, dove è previsto un analogo intervento, si resta in attesa delle autorizzazioni per i vincoli paesaggistici della Sovrintendenza e del comune. Nel frattempo prosegue il servizio sostitutivo con chiamata al personale di stazione. Infine, nelle stazioni intermedie sono state installate le porte automatiche che eviteranno la sosta in banchina delle persone. “Come direttore dei lavori sono pronto a chiedere la visita di collaudo del Ministero per l’apertura al pubblico – conclude Ferrentino -, dopo il collaudo prepareremo il personale a gestire le novità tecnologiche. A meno di problemi in fase di collaudo, che ad oggi non si prospettano, siamo pronti a rispettare la scadenza del 1° luglio restituendo alla città la sua Funicolare Centrale”.
DI FRANCESCO LICASTRO
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