Basta discriminazioni
L’8 marzo è, convenzionalmente, la festa della donna, ma è soprattutto un’occasione di riflessione. Un momento per concentrarsi su temi e problematiche che, solo in apparenza, sono state debellate, mentre nella realtà sono, forse, solo diminuite. La cronaca di oggi, infatti, ci racconta di discriminazioni sessiste nel mondo del lavoro, e non solo.
Il mondo dello spettacolo sembra solo la punta dell’iceberg di un malcostume, per non dire altro, che emerge di tanto in tanto, scoperchiando un vaso dal quale escono rivelazioni fiume di chi ha avuto paura di parlare o di essere giudicato, ma che nella rivelazione ha ottenuto una sorta di liberazione. Il caso Weinstein, emblematico per numerosi aspetti, ha gettato fango su tutto il mondo dorato di Hollywood. Una specie di caduta dall’Olimpo. È stato però anche un monito a futura memoria per tutti. È giusto, quindi, celebrare le donne come è giusto riflettere sui problemi che sono costrette ad affrontare. Così accogliamo con piacere il premio intitolato a Lidya Cottone, storica scultrice vomerese, che è stato assegnato a 26 donne che si sono affermate nei più prestigiosi settori, veri esempi di eccellenza dall’imprenditoria turistica alla cucina stellata, dallo sport alla politica.
Nel numero di marzo del Vomero Magazine vogliamo celebrare queste eccellenze ed in particolare quelle legate al territorio. Come non citare, quindi, Alessandra Clemente che, dopo la perdita della madre, non ha mai smesso di battersi per ricordarne la memoria con un impegno esemplare contro ogni forma di malavita. Proprio per ricordare Silvia Ruotolo, insieme a tante altre vittime innocenti della mafia, è stata istituita la giornata della memoria il 21 marzo. Non a caso il primo giorno di primavera, giorno di rinascita. Ancora una volta si tratta di un’occasione per riflettere sperando che il ricordo del passato sia un avvertimento per il futuro.
Giuseppe Porcelli
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