Bambini a scuola: quale merenda portare?
In tutte le scuole vengono organizzate giornate dedicate all’importanza della costruzione di sane abitudini alimentari. Il motivo è che tutti, da tempo, hanno compreso la necessità di avvicinare i bambini, fin dalla più tenera età, al mondo dell’alimentazione per prevenire problemi importanti quali il sovrappeso e l’obesità. Un grande controsenso, però, è la presenza, in quasi tutte le scuole, di macchinette piene di cibo spazzatura pronte per essere assalite allo scattare della campanella che segna l’inizio dell’intervallo.L’educazione alimentare quindi da sola non basta a migliorare i comportamenti alimentari dei bambini. Il vero cambiamento si verifica soltanto se anche le famiglie sono coinvolte. L’esempio, il vero punto di forza, è soprattutto quello della mamma e del papà. Ai bambini dev’essere spiegato che le merendine molto caloriche, come le patatine o la cioccolata, non sono alimenti da eliminare del tutto, ma devono essere consumati in quantità moderata e soprattutto non devono rappresentare lo spuntino giornaliero ideale.
Vanno aiutati a preferire cibi più sani stimolando la loro curiosità, ad esempio, coinvolgendoli in cucina e durante il momento della spesa. Frutta fresca, yogurt, un piccolo panino ripieno di formaggi o affettati, una porzione di frutta secca e disidratata, ma anche ortaggi e verdure, come carote e finocchi, sono valide alternative sane alla classica merendina industriale povera di nutrienti. In questo modo tra i banchi di scuola cresceranno davvero piccoli uomini e donne in grado di badare alla propria salute da adulti.
di Simona Cavallaro dietista
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