Associazione scacchistica partenopea: in via Niutta la tradizione degli scacchi a Napoli
di Giuseppe Farese
Tra le realtà associative di eccellenza e di maggior interesse del territorio della Quinta municipalità, vi è senza dubbio l’Associazione dilettantistica Scacchistica Partenopea che ha sede in Via Niutta 22. Sorta nel 1996 dalla fusione tra il Gruppo scacchistico Vomero ed il Gruppo scacchistico napoletano, è affiliata alla Federazione Scacchistica Italiana dalla quale nel 2013 ha ricevuto il premio quale Miglior società del Sud Italia. Il Presidente dell’associazione, Pino Esposito, mi guida alla conoscenza delle attività del circolo e di un mondo, quello degli scacchi, ricco di fascino e di curiosità. Ha un’antica passione per gli scacchi, Esposito: all’età di undici anni, in casa di un compagno di scuola di madre slava, impara le prime mosse su una stupenda scacchiera proveniente dell’est Europa. “Sono un amante e un cultore delle materie scientifiche – racconta – e negli scacchi intravedo il fascino unico della logica deduttiva. All’interno del gioco, mi creda, è possibile creare posizioni dove la logica può diventare arte…”. Nel suo racconto traspaiono orgoglio ed entusiasmo verso l’associazione che conduce con passione e competenza. Dopo la chiusura di tanti circoli, alle prese con spese di gestione divenute insostenibili, la Scacchistica Partenopea rimane, infatti, l’unica realtà attiva nel panorama napoletano e intorno ad essa gravitano i migliori scacchisti di tutta la Campania. L’autofinanziamento, che si nutre dei contributi soci e dei proventi dell’attività agonistica e didattica, rimane al momento l’unica fonte di sostentamento. “Il nostro obiettivo – continua Esposito – è promuovere e far conoscere le nostre attività in tutta la città. Per questo motivo organizziamo, di frequente, rappresentazioni e tornei itineranti. Nel tempo abbiamo portato le nostre scacchiere in Villa Comunale, al Parco del Poggio, in Piazza Bellini e alla Mostra d’Oltremare in occasione del Salone del Gioco. Ora speriamo di portare i nostri tavoli da gioco nei nuovi spazi pedonali di Piazza Muzii. Lo scorso 18 maggio, all’interno del parco di Capodimonte, abbiamo dato vita alla manifestazione Scacchi ed Arte. Una giornata di gioco aperta a tutti, con tornei per principianti e classificati, in cui, grazie ad un’agevolazione offerta dalla Sovrintendenza, abbiamo distribuito ai vincitori della manifestazione biglietti per visitare gratuitamente il Museo”. Un evento, insomma, all’insegna di arte e divertimento in uno scenario che alla direttrice del Museo, Linda Martino, ha ricordato quello dei parchi del Nord Europa, all’interno dei quali si pratica abitualmente il gioco degli scacchi. La manifestazione è stata anche occasione per distribuire materiale informativo sulle attività principali della Scacchistica partenopea, la didattica e l’ agonistica. “I corsi sono tenuti da istruttori federali e sono rivolti a tutte le fasce di età. Ai principianti offriamo tre incontri gratuiti per iniziare a conoscere le regole principali del gioco. Il martedì si svolgono i corsi per adulti mentre il sabato abbiamo la scuola di scacchi per i ragazzi: ne abbiamo circa 40 divisi in vari gruppi”. In una stagione segnata dai social network e dall’elettronica, la presenza di tanti giovani, oltre ad essere motivo di vanto e soddisfazione per il circolo, è utile a rilanciare all’esterno un’immagine diversa degli scacchi. “Tanti – osserva Esposito – considerano il gioco degli scacchi lento, poco interessante e particolarmente cervellotico. Forse un tempo era così, con partite che duravano anche giorni. Oggi, invece, il gioco è diventato veloce e spettacolare con una media di quaranta mosse a giocatore da realizzare in un tempo massimo di 15 minuti. Per quanto riguarda i più giovani, al primo impatto sono attratti dalla scacchiera e dai pezzi. Vengono spronati anche dai genitori che hanno compreso l’importanza del gioco degli scacchi nella formazione mentale dei figli. Una direttiva della Comunità europea, d’altronde, invita a promuovere l’insegnamento degli scacchi nelle scuole. Il gioco, infatti, abitua i ragazzi alla ponderazione, nella consapevolezza che ad ogni mossa sulla scacchiera corrisponde un’inevitabile conseguenza. Proprio come nella vita reale…”. Sono tante le giovani promesse che sono cresciute all’interno del circolo e che oggi si distinguono nelle competizioni locali e nazionali. Su tutti Antonio Baccelliere, Vittorio Soave e Pasquale Auletta, “ragazzi terribili” che hanno conquistato il titolo di campione regionale nelle rispettive categorie, Allievi, Cadetti e Giovanissimi. Ai loro successi si affianca la squadra under 16 detentrice del titolo regionale e la prima squadra che milita nella master, la massima serie degli scacchi. Fiore all’occhiello della Partenopea è l’attuale campionessa italiana Mariagrazia De Rosa, che vanta nel proprio palmares tre campionati nazionali individuali, tre campionati a squadre e quattro partecipazioni alle Olimpiadi degli scacchi. “Abbiamo un’intensa attività agonistica – ricorda ancora Esposito – con tornei a cadenza settimanale regolarmente omologati dalla federazione. Tornei giovanili under 16, tornei sociali e quattro o cinque tornei di grande rilievo e richiamo. In occasione delle ultime manifestazioni abbiamo assegnato ben sette norme di Maestro nazionale ed una di Maestro Fide, massimi titoli scacchistici. Ciò a conferma dell’alto livello tecnico dei nostri tornei”. Tanti i progetti in cantiere per il futuro (tra questi l’installazione di una videocamera per trasmettere on line le partite dei tornei che si svolgono in sede) nell’attesa della visita di un ospite speciale. “In occasione di una trasmissione televisiva, in compagnia di Mariagrazia De Rosa, abbiamo incontrato l’allenatore del Napoli Rafael Benitez, grande appassionato di scacchi. Gli abbiamo consegnato un set completo da gioco rivolgendogli l’invito a visitare la nostra sede sociale. Non sarebbe la prima volta che il nostro circolo riceve un ospite d’eccezione. Qualche tempo fa abbiamo avuto la gradita visita di uno dei più forti scacchisti al mondo, il nippo-americano Nakamura”.
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