Alla Pinacoteca Comunale di Gaeta il plauso ad Elio Mazzella e agli artisti napoletani
Alla Pinacoteca comunale di Gaeta è in corso la XXXI edizione della Rassegna Porticato Gaetano, con la presenza di artisti napoletani e campani, capitanati dalla figura di uno dei maestri dell’arte e della cultura di Napoli l’artista Elio Mazzella. “Storie pubbliche, storie private, microstorie” è le file rouge che tiene insieme la collettiva degli artisti in concorso. Mazzella sceglie con la sua Pompei –frammento la narrazione di un evento della grande Storia che diviene l’emblema stesso della grandezza e della tragica caduta della civiltà umana.
Il materico concettuale di Elio Mazzella gioca sul contrasto tra il rosso porpora e i toni bruni del legno di corteccia, evocando le memorie della distruzione vulcanica della natura e dell’uomo.
Si passa dalle visioni geometrizzate e spaziali di Guglielmo Mattei alla visione introspettiva della scultura Autoritratto di Giovanni Ariano. Dissacrante appare Il mondo a rotoli di Enrico Borriello: una scatola di rotoli di carta igienica tagliuzzata che reinterpreta con sarcasmo la realtà, dividendola tra leggerezza floreale e zavorra sociale.
Claudia Manganiello, una delle più raffinate allieve di Elio Mazzella, nella sua Microstorie tenta di ricondurre ad un’unica visione i tre mondi a lei cari: il mare, la natura e i giocattoli, con un delicatissimo filo di cotone che congiunge età collettive e storie personali, Paola Ricciardi, senza dubbio una delle artiste più interessanti, nelle sue Microcosmicomiche realizza una narrazione poetica utilizzando il segno sottilissimo di un tratto di china su carta dove piccoli omini acrobati, simili ad insetti, si muovono cercando di risalire verso l’alto di un albero-fungo dalle sembianze mutevoli. Il gioco di ombreggiature dovute all’uso del caffè plasma un universo di calviniana memoria. La Funicolare di Fabiola Catapano è un’opera in cui l’idea espositiva riproduce la diagonale del percorso collinare di Napoli, dalla fermata del Vomero –San Martino a quella del centro storico. La narrazione dei bellissimi disegni in sequenza, realizzata dall’artista scendendo e salendo a diverse fermate della stessa funicolare, raccontala storia quotidiana di micro-solitudini individuali che sommate tra loro costruiscono l’attuale ossatura della nostra esistenza, segnata da un’irriducibile incomunicabilità e dal paradosso di una vita sempre più connessa agli altri, ma tragicamente priva del contatto diretto. Claudia Mazzitelli dedica la sua opera, Histoire femme, alla grande figura di Palma Bucarelli, storica e critica d’arte, figura simbolo dell’avanzata culturale e sociale delle donne nel Novecento che riuscì a salvare centinaia di capolavori dalla furia nazista.
Chiude idealmente il gruppo delle artiste napoletane Stefania Marino che ha portato il suo talento sulle scene di Parigi, dove attualmente vive e lavora.
Maria Rosaria Di Virgilio
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