Al Vomero le scarpe rosse urlano No alla violenza sulle donne con una fiaccolata per fermare il femminicidio
UNA FIACCOLATA PER FERMARE IL FEMMINICIDIO
La giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne si celebra al Vomero con l’iniziativa promossa dalla V Municipalità in collaborazione con le associazioni del quartiere, coordinate dalla consigliera Cinzia del Giudice.
Le scarpe rosse sono diventate in tutto il mondo il simbolo della strage che ogni anno si consuma sulle donne, vittime della violenza di uomini incapaci di rapportarsi a loro se non come oggetto di possesso e corpo ‘a disposizione’. Quelle scarpe rosse sono il segno di libertà di pensiero, di fantasia e di autonomia, tutti elementi che moltissimi uomini non riescono ancora ad accettare in una donna.
Quante saranno le scarpe rosse con cui daremo un calcio alla violenza sulle donne il 26 novembre prossimo?
Lo chiediamo a Cinzia del Giudice, consigliera della V Municipalità, che ha organizzato gli eventi per la commemorazione della giornata contro la violenza sulle donne Vomero.
“Beh, con precisione non si può sapere. Io mi auguro che saranno tantissime. Tutto dipenderà dalla risposta della cittadinanza al nostro appello di portare vecchie scarpe da donna presso i centri di raccolta entro il 20 novembre”.
L’idea di esporre scarpe rosse è nata nel 2009, dall’iniziativa di Elina Chauvet che, con “Zapatos Rojos” una istallazione di 33 paia di scarpe ha denunciato al mondo il “femminicidio” consumato a Ciudad Juárez, la città di frontiera nel nord del Messico dove a partire dal 1993, centinaia di donne vengono rapite, stuprate e uccise con totale impunità per gli assassini. “Zapatos Rojos” ha preso vita, in altre città del mondo, arrivando per la prima volta in Europa, a Milano, il 18 novembre 2012, e poi a Genova , Lecce, Torino e adesso al Vomero.
Qui, quali saranno gli eventi organizzati?
“Il 24 novembre alle ore 9.30 presso il LICEO MAZZINI si terrà un incontro dibattito “I SERVIZI TERRITORIALI: ESPERIENZE E CONFRONTO” tra gli Studenti e i Servizi Socio Sanitari del territorio. Interverranno il Preside del Liceo Mazzini,Gianpaolo Sanna e il presidente della V Municipalità Mario Coppeto, moderatore dell’incontro, il Consigliere Marco Gaudini.
Il 26 novembre alle ore 17.00 presso la sala Silvia Ruotolo in via Morghen, 84, si terrà il Convegno “DICIAMO NO ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE” con gli interventi di: Ersilia Di Palo, Clotilde Punzo, Angela Cortese, Paola Calvi, Alessia Schisano e Tina Ricciardiello. Dopo il convegno alle ore 19,00 partirà da piazza Vanvitelli una Fiaccolata per la commemorazione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, a cui è invitata tutta la cittadinanza, che passando per via Luca Giordano, arriverà in piazza degli Artisti”.
Consigliera Del Giudice, ci racconti di più sull’esposizione delle “scarpe rosse”, che possiamo considerare l’aspetto più importante della commemorazione sotto il profilo della comunicazione visiva.
“Si certo, noi chiediamo ai nostri concittadini di portare scarpe da donna anche vecchie e demodé e anche di colori diversi dal rosso, presso i due centri di raccolta che fino ad ora sono stati individuati, cioè: la Parrocchia di via Bernini e il bar Salvio in piazzetta Totò al Rione Alto. Prego tutti coloro che vogliano collaborare alla raccolta delle scarpe di adoperarsi entro il 20 novembre.
Dopo questa data, infatti, le scarpe verranno colorate di rosso e preparate per l’esposizione in piazza Vanvitelli. Abbiamo bisogno di tante scarpe per “gridare” basta!
Ad essere uccise sono le nostre madri, figlie, sorelle, amiche, vicine, conoscenti, non importa il loro colore di pelle, la loro religione, la loro età. Sono Donne!
Scarpe rosse, per lasciare un segno tangibile per le tante, troppe donne vittime di uomini, padri, fratelli, mariti, compagni, che non le considerano persone, ma, solo oggetti.
Più scarpe esporremo in piazza, più forte sarà il segnale lanciato dalla collina del Vomero sulla nostra città e sul nostro Paese complessivamente, un segnale con cui puntare i riflettori su un fenomeno che è ancora radicato nella cultura mondiale e un segnale per illuminare i cuori di quelle donne tristi e sopraffatte, che troppe volte vengono lasciate sole a combattere contro i loro aguzzini”.
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