Al Teatro Cilea storie di donne veraci con Monica Sarnelli
Giovedi 22 Gennaio 2015 al Teatro Cilea di Napoli, Prospet Promozione Spettacolo presenta Monica Sarnelli in “Sirene, sciantose, malafemmene ed altre storie di donne veraci”, testo di Federico Vacalebre, regia e video di Elena De Candia, arrangiamenti di Salvio Vassallo, costumi di Mariagrazia Nicotra con Dominga Andrias, Emidio Ausiello, Marco Di Palo, Roberto Funaro, Martina Liberti, Ernesto Nobili, Alessandro Tumolillo.
Un recital antimisogino sulla donna nella canzone napoletana, sulle donne della canzone napoletana, che mette al centro una delle moderne protagoniste della canzone napoletana. Testo, canzoni e videoroiezioni raccontano la città al femminile, e le sue donne. Femmene, malafemmene, mamme, puttane, figlie, trans.
Un filo narrativo ironico, in cui, a tratti, spuntano anche i ricordi personali di Monica, tra stralci di letteratura, teatro. Monica veste da sciantosa (ma la giarrettiera è di cuoio e nasconde una pistola alla Lara Croft), da bammenella, da primadonna postmoderna, da brava ragazza in jeans e maglietta: si cambia in scena, dietro un paravento, continuando il suo racconto. Al suo fianco un musicista elettronico/dj e una band. Poi un’un’attrice e una ballerina, di flamenco. Fondamentale l’uso del mezzo video, tra immagini d’archivio, veri e proprio videoclip e sdoppiamenti d’azione tra il teatro e lo schermo ad alta definizione, unica scenografia in campo.
Canzoni famose, ma anche no, in qualche caso messe alla berlina, per raccontare il maschilismo insito nella canzone napoletana di ieri e di oggi. Arrangiamenti moderni, con un dj e un chitarrista a dettare la linea, che sanno di tradizione, ma anche di electroswing, di rap, di tango digitale, che portano ai giovani il repertorio e le storie di Gilda Mignonette, Ria Rosa, Angela Luce, Gloria Christian, Mirna Doris, Lina Sastri, Teresa De Sio… Anche di loro la Sarnelli parla e canta tra mmento duri, altri sentimentali, femministi, altri sensuali, ironici: il sorriso, la rabbia, la pancia, il sesso, il ritmo, la melodia saranno chiavi di volta di uno spettacolo che usa le radici per imparare a volare.Dopo “Passione tour” e “Carosone l’americano di Napoli”, Federico Vacalebre, giornalista, critico musicale, saggista, esperto di canzone napoletana, sceneggiatore, continua a misurarsi con la scrittura teatrale e questa volta lo fa ritagliando su misura di Monica Sarnelli uno spettacolo innovativo, capace di mostrare talenti dell’interprete finora nascosti, esaltando, nello stesso tempo, quanto da lei fatto finora nella sua carriera di interprete sempre verace e in grado di passare dai classici del passato remoto a quelli del passato prossimo. Uno spettacolo che rinnova del tutto il suo repertorio, ma poi riconsegna ai fans, nei bis, i suoi cavalli di battaglia, da “Un posto al sole” a “Chesta sera”, dopo un viaggio al termine della melodia perduta che ci porta da “Era de maggio” a Pino Daniele, da “Passione” a “Ipocrisia”, da “Preferisco il Novecento” a “Ninì Tirabusciò”, tra amare verita e dolci bugie.
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