Addio cassonetti, più rifiuti in strada
Dilaga il conferimento selvaggio fuori orario
Molte le sanzioni, ma la situazione sembra degenerare
Proclami e illusioni che si contrappongono ad una realtà ben diversa. La situazione rifiuti del quartiere Vomero, infatti, sembra al limite della sopportazione. Gli attori principali sono quattro: Istituzioni, Cittadini, Asia e Polizia Locale. I compiti sono ben precisi e, in un mondo ideale, porterebbero ad una situazione di efficienza assoluta. In un mondo ideale…Ciascuno prova a fare la sua parte, ma tra gli attori ci sono buoni e cattivi, persone attente e meno attente. Così capita, un giorno sì e un giorno pure, di vedere cestini, campane e cassonetti strabordare. Ma il termine cassonetto ora è improprio perch é, in gran parte del quartiere, non ci sono più, o almeno così dovrebbe essere. Ma che senso ha annunciare (a partire dal 1° luglio) l’abolizione dei cassonetti per l’indifferenziata, in alcune strade, per poi ritrovarne cinque in fila, in bella mostra, nell’angolo fra Piazza degli Artisti e via Tino da Camaino? Una sorta di discarica. La sostanza è che i cassonetti ci sono ancora, sono solo stati spostati. Sotto certi aspetti possono tornare utili per situazioni di emergenza, anche per il vicino mercatino di Antignano, ma forse sarebbe opportuno distribuirli in modo più uniforme sul territorio e non creare un ricettacolo di rifiuti di ogni genere concentrato in un unico luogo. Un provvedimento che, quindi, non ha portato al miglioramento della raccolta differenziata, anzi, sembra avere contribuito all’aumento dei rifiuti per strada. Il cittadino scostumato, infatti, è sempre alla ricerca di soluzioni alternative più comode, ma spesso dannose, che non fanno che aggravare la situazione. L’Amministrazione ha spiegato che l’addio ai cassonetti era un’operazione dovuta che dovrà spingere i vomeresi ad un conferimento più attento ed a una raccolta differenziata scrupolosa. Ma, purtroppo, gli stessi abitanti non rispettano le regole e, addirittura, in contemporanea con la scomparsa (presunta) dei cassonetti, si è assistito al riempimento costante dei cestini lungo le strade principali del quartiere, a qualsiasi orario. Spesso non si parla di una infrazione di mezz’ora, ma di azioni che avvengono nel bel mezzo della giornata. Per queste violazioni diventa essenziale il ruolo delle Forze dell’Ordine che controllano il territorio e, quindi, anche il regolare conferimento dei rifiuti. Nei giorni scorsi abbiamo avuto notizie dalla Polizia Municipale guidata dal Capitano Frattini, di un intenso lavoro di agenti e ispettori, spesso in borghese, per contrastare il malcostume di negozi, bar e condomini, che non fanno la differenziata e posizionano i bidoni lungo la strada, ben prima dell’orario consentito. Per questo, di recente, sono stati sanzionati alcuni ristoranti giapponesi e cinesi. Sui bidoni ben presto saranno applicati bollini identificativi che permetteranno di individuarne l’appartenenza e quindi il destinatario delle sanzioni che, si spera, possano fungere da deterrente. “Siamo sempre oggetto di critiche da parte dei cittadini e stampa, ma facciamo il possibile” ci raccontano alcuni operatori di Asia mentre lavorano. Parole quasi rubate, frutto di chiacchiere da strada. Perché Asia, anche attraverso il suo direttore generale, Francesco Mascolo, dovrebbe e potrebbe spiegare alcuni malfunzionamenti e, magari, mettere in evidenza quello che va bene, ma dichiarazioni ufficiali latitano e così restano le lamentele per un servizio dai più considerato insufficiente. Mascolo è alle prese con problematiche importanti come la chiusura del termovalorizzatore di Acerra o dipendenti licenziati poi riassunti, una situazione che non appare serena. L’attenzione è ora sull’impianto di compostaggio nella zona est della città che si inserisce in un progetto di smaltimento dei rifiuti migliore. Ma i cittadini chiedono risposte. Il quartiere, ad esempio, in base alle poche informazioni disponibili, dovrebbe avere una percentuale di raccolta differenziata tra le più alte della città, ma il dato, difficile da estrapolare, viene visto come un elemento che potrebbe mettere in competizione le Municipalità. Ma la realtà potrebbe essere ben diversa: ovvero fornire un esempio virtuoso da copiare anche in altre zone. La mancanza di comunicazione sembra solo un’occasione persa. È vero che Asia invia informazioni utili sull’educazione al conferimento, è recente l’iniziativa dell’adesivo attaccato sui cassonetti “Lotta agli incivili dell’umido”, ma il confronto con il territorio e con i suoi cittadini potrebbe essere molto utile per comprendere meglio le esigenze e le urgenze sulle quali intervenire e così migliorare il servizio.
Giuseppe Porcelli
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