Dall’abbandono all’amore di una casa. La bella storia di Black
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L’abbandono degli animali è una piaga difficile da debellare e della quale non si parla mai abbastanza. Per fortuna, esistono ancora delle persone buone, come Laura Segreti, la nostra ospite di questo mese, che ci parla di Black:«È un meticcio nero, con un po’ di bianco spruzzato attorno al muso. È con me da dodici anni, ma lo conosco almeno da tredici poiché lo vedevo sempre a Santa Maria di Castellabate, dove vivo.» Un giorno Laura (all’epoca studentessa di liceo) venne a Napoli per un periodo di tempo relativamente lungo, ma al suo ritorno nel Cilento… Nessuna traccia del cane! Alcuni sostenevano che fosse scappato, ma lei si insospettì immediatamente:«Era abituato ad allontanarsi, anche per parecchie ore, ma alla fine tornava sempre in zona. Poi qualcuno disse che era stato condotto lontano e abbandonato, fu così che io mia madre ci precipitammo a cercarlo!» Fortunatamente la ricerca dette i suoi frutti:«Lo trovammo in una giornata torrida nei pressi di una località detta – guarda un po’ – Alano e lo portammo immediatamente a casa.» I primi tempi non furono dei più semplici:«Scappava quasi ogni giorno, una volta anche di sera e io temevo che qualche automobilista, non vedendolo, avrebbe potuto investirlo. Credo che andasse in qualche appezzamento di terra, visto che tornava sempre sporco e a me toccava fargli il bagnetto! D’altronde mia madre era stata chiara: io avevo insistito e le responsabilità erano mie.» Col passare del tempo, Black è diventato parte integrante della famiglia, e quando Laura è a Napoli, lui passa il suo tempo con i genitori o col fratello. Naturalmente trascorre anche dei periodi in città, anche se non sembra prediligere particolarmente la vita metropolitana:«Qui soffre un po’: gli manca il suo spazio in giardino, le passeggiate sul lungomare e le corse in spiaggia.»
Ma com’è il carattere di Black? «Strano. – risponde immediatamente la nostra ospite – Forse persino un po’ egoista: se una cosa gli va bene la fa, altrimenti non c’è verso! È anche molto deciso, perché quando io torno a Santa Maria non ha occhi che per me, mi fa un sacco di feste e dorme sempre sul mio letto, mentre quando sono a Napoli si alterna tra gli altri membri della famiglia.» Il momento in cui Laura si prepara a fare ritorno in città è sempre triste, ma Black «si è abituato e credo che preferisca restare in paese dove ha i suoi spazi. Eppure, ultimamente mi sto rendendo conto del fatto che la solitudine gli piace sempre di meno. Ad esempio, una volta di pomeriggio dormiva sul letto, ora invece predilige il divano dove c’è sempre qualcuno.»
Per quanto riguarda le interazioni con le altre persone e soprattutto con i bambini, Laura mette l’accento sulla mansuetudine del cane:«È molto dolce coi bimbi. Anche se gli toccano la coda, sa che non deve reagire in alcun modo. Talvolta mi sembra anche un po’ “pauroso”, e credo sia un fatto ascrivibile all’abbandono. Non posso credere che qualcuno potesse voler male a una creatura così buona, e sono davvero contenta di essere riuscita a ritrovarlo. Ha riempito di amore questi ultimi dodici anni.» E speriamo che le parole di Laura raggiungano tutti coloro che hanno abbandonato un animale.
GABRIELE BASILE
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