Intervista a Paolo Siani: Dopo i libri, coloriamo le stanze del Santobono con l’aiuto degli Artisti napoletani
Incontriamo Paolo Siani, direttore dell’UOC Pediatria del Santobono-Pausillipon, per informarci di come procede la raccolta di libri per bambini partita all’inizio del mese di Febbraio, grazie all’appello sui social di una mamma, dopo il ricovero del figlio. Appello poi ripreso dallo stesso dottore, che come ci spiegherà nell’intervista è da sempre vicino ai bisogni dei suoi piccoli pazienti.
In questi giorni, sui social, in particolare si parla della sfida lanciata da una mamma, dopo la degenza del figlio, che invitava editori, librai e singoli cittadini a donare un libro per allietare le giornate dei piccoli pazienti. Cosa ė cambiato da quel giorno?
“Dopo l’appello di Eliana Iuorio, in reparto sono arrivati e continuano ad arrivare, anche oggi, pacchi e pacchi di libri nuovi. Abbiamo riempito gli scaffali nei corridoi del IV piano.
Il libro in ospedale rappresenta, per molti bambini il primo approccio alla lettura e spero che possa servire ad avvicinarli a questo mondo. Ė provato che, la lettura in età prescolare attiva le interazioni tra neuroni sviluppando maggiori competenze rispetto a chi non legge. Per questo motivo, da molti anni, insieme all’ Associazione Culturale Pediatri, sostengo l’iniziativa“ Nati per Leggere”, che ha l’obiettivo di promuovere la lettura in famiglia e in altri luoghi sin dai primi mesi di vita del bambino”.
La Convenzione Internazionale sui Diritti del Fanciullo stabilisce per il bambino il diritto fondamentale al miglior trattamento possibile , individuando nella presenza dei genitori, nella preparazione al ricovero, nel gioco e nell’ambiente i punti fondamentali utili a sdrammatizzare l’impatto con le strutture sanitarie. Qual è la situazione al Santobono, che è l’unico presidio sanitario pediatrico del Meridione?
Nei miei reparti, anche quando ero primario al Cardarelli, mi sono sempre preoccupato dell’aspetto legato all’accoglienza del bambino e del grado di umanizzazione del reparto di pediatria. In questo senso, Il team di lavoro del Cardarelli, ideò la storia del “Re Dottore”, con sagome a grandezza naturale disegnate da Franco Canale, una storia aperta, che il bambino può inventare e modificare durante la permanenza in ospedale. Mi piacerebbe, dalle pagine di Vomero Magazine fare un appello agli artisti napoletani, penso a Lello Esposito. Vorrei arricchire le 7 stanze del mio reparto con altrettanti dipinti, che decorino le pareti con lo scopo di avvicinare tutti noi, operatori sanitari e pazienti all’arte.
Il direttore di Vomero Magazine, Alessandro Migliaccio, regalò dei giochi elettronici al suo reparto con i proventi della causa vinta contro l’allora capo della Polizia Urbana, Luigi Sementa. Li utilizzate ancora ?
Certo, anche se al giorno d’oggi con i nuovi smartphone quei giochi hanno perso un po’ del loro fascino.
In nome di suo fratello, Giancarlo Siani, in questi anni si è propagandato il progetto della Rotonda di Via Caldieri. Quando si farà?
Adesso ci sono tutti gli elementi, anche le planimetrie che mancavano, per cui si farà sicuramente.
Salutiamo Paolo Siani dopo una visita al reparto e alla ludoteca, di cui pubblichiamo alcune foto. All’uscita abbiamo raccolto la testimonianza di Valentina Barretta, la giovane e sorridente mamma di Sofia, che da tre giorni era ricoverata in Pediatria. Qual è la sua opinione sul Reparto e come si è trovata? Mi sono trovata molto bene sia sotto il profilo medico che sotto il profilo dell’accoglienza e della cura del paziente durante la degenza. Ringrazio tutti gli operatori che si sono presi cura di mia figlia.
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