Un anno fa, precisamente tra la fine di dicembre 2014 e la metà di febbraio 2015, si verificarono diverse nevicate a Napoli e soprattutto nella collina vomerese e nella zona ospedaliera della città. I fiocchi di neve scendevano copiosi e anche se l’effetto “imbiancamento” delle strade durò poco fu una bella emozione, per una volta, vedere le strade del Vomero innevate. Qualcuno, l’anno scorso, ricordò la storica nevicata del febbraio del 1956 quando un’ondata di freddo eccezionale investì buona parte d’Europa e in particolar modo l’Italia, dove si registrarono copiose nevicate soprattutto al Centro-Sud. L’evento, per estensione geografica, intensità e durata fu catalogato come il più intenso del XX secolo.Storiche furono le nevicate che interessarono Roma e Napoli, l’intera Puglia e tutto l’Appennino; al Nord il freddo glaciale sfondò la soglia dei -20°C in pianura. Sulla Città Eterna e su Napoli nevicò in modo intenso nei giorni 2, 9, 12, 18 e 19 febbraio.  Per fortuna, però, l’anno scorso la situazione non fu così catastrofica e ben presto il freddo e la neve salutarono Napoli. Quest’anno, invece, passata una settimana di freddo che si è avuta a gennaio, sembra già di vivere un anticipo dell’estate. Fa caldo al sole, le temperature in alcuni giorni si avvicinano ai 20 gradi ed i vomeresi hanno già riposto nell’armadio le giacche ed i giubbini invernali. Vista la situazione, sarebbe bene che qualcuno si decidesse a rimuovere le luminarie natalizie ed in particolare l’orso polare e i pinguini ancora presenti via Scarlatti, perché il troppo sole ormai sta per sciogliere il loro habitat ed alcuni pinguini sono già caduti a terra. Mica vogliamo farli restare a “soffrire” fino all’estate? Ma è possibile che le luminarie natalizie debbano restare fino a Carnevale? Per ora, sembra proprio di si. Il problema non riguarda solo via Scarlatti: anche le luminarie di altre strade di Vomero e Arenella non sono ancora state rimosse. Come, per esempio, l’enorme palla di piazza Bernini.

di Alessandro Migliaccio

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