Disturbi Specifici di Apprendimento S.O.S. ESAME DI STATO
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L’esame di Stato, traguardo scolastico importante, genera preoccupazione in tutti gli studenti, ma gli alunni D.S.A. vivono questo momento con maggiore apprensione rispetto ai propri compagni. Forte è il timore che la Commissione d’esame non tenga conto delle loro esigenze per lo svolgimento delle prove scritte e orali, ma i ragazzi e le famiglie possono tranquillizzarsi. Gli studenti la cui diagnosi è stata protocollata presso la segreteria della scuola entro il 31 marzo dell’anno in corso, all’esame di Stato potranno avvalersi degli strumenti compensativi e misure dispensative (personal computer, calcolatrice, vocabolari digitali, mappe concettuali, formulari, tempo maggiore in misura del 30% ecc.) utilizzati durante il corso dell’anno, così previsto dalle normative vigenti e le Ordinanze Ministeriali che vengono pubblicate, ogni anno, nel mese di maggio. E’ previsto, inoltre, che i candidati D.S.A. possano usufruire, in base alle caratteristiche individuali, di dispositivi per l’ascolto dei testi della prova registrati in formati “mp3”. Per la comprensione del testo delle prove scritte, invece, la Commissione può prevedere di individuare un proprio componente per leggere i testi delle prove. Per chi utilizza la sintesi vocale, la Commissione può provvedere alla trascrizione del testo su supporto informatico. Per ottenere ciò è indispensabile, però, che i docenti, scrupolosamente e per ogni disciplina, indichino nel Piano Didattico Personalizzato tutti gli strumenti utilizzati dall’alunno. E’ necessario includere nel documento anche le forme di verifica e valutazione e sarebbe opportuno, per dare un’immagine completa dell’alunno alla Commissione d’esame, descrivere anche i suoi punti di forza.
Come possiamo aiutare gli studenti che vivono l’esame con giustificata apprensione? Ecco che dovrebbero scendere in campo gli insegnanti con i quali calibrare e pianificare con sana complicità ogni singola necessità del ragazzo. A tale proposito si dovrebbe consentire allo studente, per le prove d’esame, l’uso del proprio personal computer utilizzato durante l’anno scolastico, affinché non debba sentirsi disorientato con un pc diverso dal suo. Alla scuola, però, si dovrà garantire un computer immacolato, che contenga esclusivamente software consentiti per lo svolgimento delle prove scritte (programmi di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale, vocabolari digitali di italiano, lingue straniere, latino, greco ecc.). Spesso i ragazzi, nonostante rassicurati da genitori e docenti, vivono ugualmente con agitazione il momento dell’esame, hanno la preoccupazione di non essere valutati equamente e temono il giudizio…di essere considerati diversi. A loro si deve garantire l’inclusione nel gruppo classe, non dovranno essere portati fuori dall’aula per le prove scritte. Dovranno sedersi in modo regolare tra i compagni e non accanto alla cattedra. Questa stretta e ingiustificata sorveglianza li pone sotto i riflettori, sistema sicuro per farli sentire a disagio, in imbarazzo… immotivatamente “diversi”. Un danno emotivo che non solo andrebbe a compromettere e inficiare le prove d’esame, ma che soprattutto potrebbe generare un’umiliante ferita indelebile.
Bastano davvero pochi, ma significativi accorgimenti, di genitori e docenti, per far vivere con maggiore distensione agli alunni dislessici un momento tanto importante per la vita di tutti i ragazzi.
Titti Gaeta
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