Al Teatro Augusteo “Il fu Mattia Pascal”, in una versione teatrale appassionata di Tato Russo
Continua la grande stagione del Teatro Augusteo. Da giovedì 12 a domenica 15 novembre Tato Russo porterà in scena a Napoli, nella storica sala di Piazzetta Duca D’Aosta 263, la sua versione de “Il fu Mattia Pascal”, dal celebre romanzo di Luigi Pirandello. Dopo un breve periodo di sosta, lo spettacolo ritornerà nuovamente al Teatro Augusteo da mercoledì 2 a domenica 6 dicembre, in una versione teatrale che appassiona gli spettatori da ben 5 anni grazie a un testo ‘magico’ e una realizzazione artistica di grande spessore.
“Punto di venire da me per qualche consiglio o suggerimento, mi stringevo nelle spalle, socchiudevo gli occhi e gli rispondevo:- Io mi chiamo Mattia Pascal.”
Ma cosa corrisponde a un semplice nome proprio? È questa la domanda alla quale intende rispondere il protagonista del romanzo di Pirandello che così inizia il suo viaggio attraverso i vari modi d’apparire di se stesso a se stesso e agli altri, il viaggio tra gli intrighi di una vita moltiplicata forse all’infinito che ci impedisce tra convenzioni e compromessi di capire chi siamo veramente. Alla ricerca dell’ ES, dell’altra parte di sé, o della propria vera identità. Morire per vivere una vita diversa. Ritrovare attraverso mille morti la propria unica ragione d’esistere. Scoprire la propria vera identità al di là delle convenzioni che ci hanno formato. Insomma viaggiare a ritroso dei sé o dei risultati di sé abbandonando la scorza delle apparenze per tentare una scoperta definitiva del proprio io. Questo il viaggio di Mattia Pascal, nell’abisso della contraddizione tra essere e apparire. La riduzione in commedia tralascia la tecnica della narrazione propria del romanzo e trasferisce ad una dimensione teatrale il racconto. Insomma liberandosi dalla pesantezza d’una proposta troppo vincolata alla struttura letteraria Tato Russo fa propria la materia del testo per riscriverla in commedia nello stesso linguaggio drammaturgico che sarebbe stato di Pirandello nello sforzo palese e riuscito di una costruzione per il teatro, alla maniera insomma che immaginariamente avrebbe operata lo stesso autore del romanzo nel momento in cui avesse scelto di trasferirla in commedia. Il romanzo sembra così recuperato e acquisito al repertorio delle commedie del Nostro in modo definitivo.Mattia Pascal è Tato Russo nel doppio ruolo di Mattia Pascal e di Adriano Meis, ma anche gli altri personaggi che concorrono alla sua vicenda si rincorrono nella storia, interpretata così dagli stessi attori in identità e personaggi diversi, quasi a scegliere di non chiarire affatto, nello spettro delle rassomiglianze, la distinzione tra i vari aspetti della realtà. Mattia e i suoi coinquilini della storia muoiono tutti per rincontrarsi identici nella storia di Adriano Meis e rivivere poi in quella nuova di Pascal.
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