Per gli studenti con D.S.A. discriminazione per l’accesso all’università
Il percorso di studio delle persone dislessiche sembra non trovare serenità. La nota ministeriale n.13672 in data 06.08.2015, che prevede disposizioni concernenti lo svolgimento dei Test a numero programmato – a.a. 2015/2016, ed in particolare la sintesi delle “Linee guida” accluse al D.M. 3 luglio 2015, n. 463, preclude e discrimina l’accesso all’Università per gli studenti con D.S.A.. La “sintesi” delle “Linee Guida” spiega le modalità ed i contenuti delle prove di accesso ai corsi di laurea, con il fine di agevolare l’applicazione omogenea delle disposizioni del decreto ministeriale e di assicurare uniformità delle condizioni di espletamento delle prove. Ma con stupore si apprende che per i candidati con D.S.A., tra gli strumenti compensativi ammessi, è stato previsto l’affiancamento di un tutor. La presenza del tutor potrebbe esercitare modalità non univoche di supporto e non assicurerebbe uniformità delle condizioni di espletamento delle prove; questo rappresenterebbe una evidente incongruenza tra il fine di uniformità e la modalità esecutiva della prova stessa. Questa direttiva, inoltre, impedisce l’autonomia degli studenti e potrebbe provocare, per di più, disagio, imbarazzo e mortificazione. L’affiancamento del tutor, come unica soluzione per l’ espletamento della prova e il divieto così generalizzato dell’ utilizzo di “indispensabili” strumenti compensativi (dizionario e/o vocabolario; formulario; tavola periodica degli elementi; mappa concettuale; personal computer/tablet) non trova, peraltro, alcun riscontro nella pur ricca normativa e letteratura scientifica nazionale.La proibizione di uso dei predetti strumenti, di cui fanno uso gli studenti con D.S.A. durante il percorso scolastico, inficerebbe, pertanto, l’espletamento della prova condizionandone in modo profondamente discriminatorio l’esito. Questo è il modo più certo per non garantire pari opportunità di accesso all’Università ai ragazzi con D.S.A.. La “sintesi” allegata alla nota ministeriale n.13672 in data 06.08.2015 è basata su principi palesemente errati, difforme dalle “Linee guida” emanate con il D.M. 3 luglio 2015, n. 463 ed in particolare dalla legge 170 dell’ 08.10.2010 e dagli artt. 3 e 33 della Costituzione della Repubblica Italiana.Rabbia e indignazione delle famiglie , sconforto e delusione dei ragazzi, per l’incomprensibile ingiustizia subita. E’ indiscutibilmente doveroso far valere per gli studenti con D.S.A., che sono come tutti gli altri una risorsa per la società futura, il diritto di uguaglianza e pari opportunità.
di Titti Gaeta
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