La Rotonda della Legalità inaugurata a settembre
L’amore per la verità, il giornalismo come impegno civile, il coraggio nell’affrontare inchieste scomode, ne fanno senza dubbio un eroe dei nostri tempi. Era il 23 settembre del 1985 e Giancarlo Siani trovava la morte per mano della camorra, che non aveva gradito alcuni suoi articoli apparsi su “Il Mattino” nel giugno di quell’anno. In quel periodo, infatti, il giovane giornalista de “Il Mattino” si occupava di alcune inchieste che riguardavano gli affari illeciti della camorra e le commistioni tra politica e criminalità organizzata nella stagione del dopo terremoto. Così la sera del 23 settembre del 1985 due killer armati dalla camorra attendono Siani nei pressi della sua abitazione in Piazza Leonardo e lo uccidono mentre è alla guida della sua Citroen Mehari. Il prossimo 23 settembre, trenta anni dopo il tragico episodio, sarà proprio la Citroen Mehari, appartenuta al giovane giornalista, a rappresentare il simbolo di legalità a perenne memoria del sacrificio di Giancarlo Siani. L’auto, infatti, verrà collocata in modo permanente nella nascente Rotonda della Legalità di Via Caldieri(vicino all’uscita della tangenziale), in cui verranno ricordate anche due altre vittime innocenti della camorra, Salvatore Buglione e Silvia Ruotolo. La Mehari verrà installata su un’opera architettonica il cui progetto è scaturito da un concorso internazionale di idee bandito qualche anno fa. Il progetto vincitore, su un totale di trentanove in gara, è stato presentato dall’architetto Vincenzo De Luce in collaborazione con l’ingegnere Marcello Pellecchia e il designer Rosario Parmendola. Il monumento sarà alto e lungo dieci metri in ricordo del dieci giugno del 1985, giorno in cui fu pubblicato l’articolo che costò poi la vita a Giancarlo. L’auto verrà sistemata in posizione verticale sul monumento e in tal modo, come è nelle intenzioni dei vincitori del concorso, potrà “fronteggiare il mondo e sfidare il tempo” ricordando alle generazioni future il sacrificio e l’esempio di Giancarlo Siani. Ma anche ribadire la forza e la permanenza del sentimento di legalità nella città di Napoli.
GIUSEPPE FARESE
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