Prevenire l’invecchiamento e sentirsi in forma
Oggi viviamo in una società sempre più caotica, dove ritagliarsi un po’ di spazio per se stessi sembra esser diventato un privilegio per pochi. Nonostante tv, giornali, parlino costantemente di come essere in forma, migliorare il proprio aspetto fisico, prendersi cura di se stessi sembra comunque qualcosa difficile da mettere in pratica. Manca il tempo, ma soprattutto la convinzione, che occuparsi del proprio corpo, non come immagine estetica, ma dal punto di vista della salute, sia un diritto, ma anche un dovere per aver avuto un meraviglioso regalo che è il nostro corpo, macchina complessa, a volte imperfetta, ma unica. Adottare una sana ed equilibrata alimentazione è il primo passo che possiamo e dobbiamo fare nel rispetto del nostro corpo. Sentirsi in forma e prevenire l’invecchiamento si può. Fermare il tempo purtroppo non è possibile ma possiamo sicuramente rallentarlo adattando uno stile di vita migliore. Non esiste un’età in cui cominciare a pensare di farlo, bisogna iniziare il prima possibile.
Attualmente il segreto per restare giovani è all’interno dei nostri geni, ma anche se la ricerca sta andando avanti per capire come allungare la vita, esiste comunque un limite alla modificazione genetica e c’è ancora molto da aspettare. Rallentare le lancette dell’orologio biologico è da sempre il sogno dell’essere umano: essere adulto e sentirsi carico di energia, con una pelle luminosa e distesa, un sonno profondo e ristoratore come quello di un bambino, un perfetto tono muscolare e dell’umore. Bisogna sapere però che la causa principale dell’invecchiamento precoce non risiede nei nostri geni, ma dipende per almeno due terzi da fattori esterni, quindi ognuno di noi è causa per il 70% del proprio invecchiamento.
Uno dei modi per combattere l’invecchiamento precoce è quello di ridurre il più possibile lo stress ossidativo.
Lo stress ossidativo è una condizione di disequilibrio tra la produzione e lo smaltimento di particolari sostanze chiamate radicali liberi. Queste sostanze sono caratterizzate dalla presenza di uno o più elettroni spaiati, all’interno dell’orbitale esterno. Questa peculiarità rende tali sostanze instabili e reattive per cui per raggiungere uno stato di equilibrio rubano elettroni ad altri atomi, generando a loro volta nuove specie instabili. Ad interrompere questa reazione a catena, arrivano gli antiossidanti, che semplicemente cedono ai radicali liberi l’elettrone che manca.
Per difendersi da questa minaccia, l’organismo ha a disposizione degli antiossidanti endogeni (cioè prodotti all’interno del nostro corpo). Per intervenire maggiormente nei processi di detossificazione possiamo aiutarci con l’alimentazione. Infatti, in natura sono presenti numerosi alimenti ricchi di antiossidanti. Gli antiossidanti naturali sono: la vitamina A, la vitamina C, la vitamina E, i carotenoidi, il licopene, il selenio, il coenzima Q-10 e l’acido lipoico.
Per cercare di quantificare il potere antiossidante degli alimenti, il dipartimento dell’agricoltura americano ha elaborato una scala ORAC, basata sulla capacità di assorbimento del radicale ossigeno. Gli alimenti più ricchi di antiossidanti secondo tale scala sono:
Succo di uva nera 1 bicchiere = 5216 unità
Mirtilli 1 tazza = 3480 unità
Cavolo verde cotto 1 tazza = 2048 unità
Spinaci cotti 1 tazza = 2042 unità
Barbabietola cotta 1 tazza = 1782 unità
More 1 tazza = 1466 unità
Prugne nere 3 = 1454 unità
Cavoli di Bruxelles cotti 1 tazza = 1384 unità
Succo di pompelmo 1 bicchiere = 1274 unità
Pompelmo rosa 1 = 1188 unità
Fragole una tazza = 1170 unità
Succo di arancia 1 bicchiere = 1142 unità
Arancia 1 = 983 unità
Susina 1 = 626 unità
Patata arrosto 1 = 575 unità
Avocado 1 = 571 unità
Uva nera un grappolino = 569 unità
Peperone 1 = 529 unità
Kiwi 1 = 458 unità
Patata americana 1 = 433 unità
Fagiolini cotti una tazza = 404 unità
Cavolfiore cotto una tazza = 400 unità
Uvetta nera 1 cucchiaio = 396 unità
Cipolla 1 = 360 unità
Uva bianca 1 grappolo = 357 unità
Melanzana 1 = 326 unità
Mela 1 = 301 unità
Pesca 1 = 248 unità
Banana 1 = 223 unità
Pera 1 = 222 unità
Melone tre fette = 197 unità
Spinaci crudi 1 piatto = 182 unità
Albicocche 3 = 172 unità
Pomodori 1 = 116unità
Cetrioli 1 = 36 unità
Per orientarsi su quante unità al giorno sia necessario consumare basti pensare che cinque porzioni di frutta e verdura apportano all’incirca 5000 unità ORAC, il che è più che sufficiente per proteggersi dai radicali liberi.
SIMONA CAVALLARO – DIETISTA
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