Editoriale – Il “pacco” del Museo Archeologico di Napoli
“Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, uno dei primi costituiti in Europa in un palazzo seicentesco tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento, può vantare il più ricco e pregevole patrimonio di opere d’arte e manufatti archeologici in Italia”. Questo è quanto è scritto sul sito internet del MANN. Tutto molto bello. Peccato, però, che poi quando vai a visitare di persona “il più ricco e pregevole patrimonio di opere d’arte e manufatti archeologici in Italia” lo trovi chiuso per metà. Proprio così: una serie di segnali di “divieto di accesso” fa sapere ai turisti che diverse esposizioni del MANN sono chiuse temporaneamente per lavori in corso oppure per mancanza di personale. Eppure il biglietto costa sempre 8 euro anche se, viste le condizioni del Museo chiuso per metà, dovrebbe costare 4 euro. Cosa penseremmo noi napoletani se andassimo al “Louvre” a Parigi e dopo aver acquistato il biglietto di ingresso al museo trovassimo le sale chiuse? Inutile protestare con i dipendenti, anche perché alcuni di loro dormono beatamente sulla loro sedia invece di sorvegliare il flusso dei visitatori. Ma la cosa ancora più imbarazzante è che alle 14 alcune sale chiudono, con i turisti e le scolaresche presenti che vengono letteralmente cacciati via. Provare per credere. Alle 14 in punto (in verità anche qualche minuto prima), una delle guide del museo annuncia che “la sala è chiusa dalle 14 e quindi tutti sono pregati di uscire”. Poi chiude la porta a chiave e va via perché il suo turno è finito. E ciò accade nonostante sul sito internet del MANN non vi sia alcuna comunicazione in merito, anzi si specifica che “il museo è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19.30 con chiusura settimanale il martedì”. Ma voi vi immaginate se, stando davanti alla “Gioconda”, dopo un’ora di fila, viene un dipendente del Louvre e vi dice: “Désolé… l’exposition est fermée”! Come la prendereste voi? Non bene, credo. Ecco, mettiamoci nei panni dei turisti che amano Napoli o che sono incuriositi dalla nostra città, di cui tanto si parla nel bene e nel male. Arrivano a Napoli, visitano il tanto decantato museo archeologico e poi.. finiscono per ricevere un mezzo “pacco”. Non è un bel biglietto da visita per la nostra città. Che, a mio avviso, resta la più bella del mondo per bellezze naturali e soprattutto per il suo immenso patrimonio artistico e storico-culturale ma che è anche sempre troppo trascurata e poco valorizzata.
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