Mario Coppeto, Presidente della V Municipalità, ” Vomero Notte ha un valore sociale di aggregazione”
di Giuseppe Farese-
Vomero Notte giunge alla terza edizione. Dopo le fortunate e affollate edizioni degli anni scorsi, si replica sabato 11 ottobre. Vomero Magazine ha incontrato il Presidente della V Municipalità Vomero-Arenella, Mario Coppeto, per parlare della kermesse e delle ricadute che la stessa ha sulla vita economica, sociale e culturale del quartiere.
Presidente, Vomero Notte è giunta ormai alla terza edizione. E’ tempo di fare dei bilanci e un po’ di storia. Quale è stato il ritorno delle prime due edizioni e come è nata, nel 2012, l’idea di portare la notte bianca anche al Vomero?
Vomero Notte nasce per dare una risposta collinare alla concentrazione di interessi diffusi al centro della città e sul “lungomare liberato”. La crisi economica e sociale iniziata nel 2007, ed esplosa nel 2011, ci ha messo di fronte alla necessità di proteggere e rilanciare il bene più prezioso del Vomero e dell’Arenella, il commercio.
Il territorio collinare, con i propri tesori culturali di straordinario interesse turistico, merita più attenzione. Noi, amministratori di prossimità, abbiamo inteso accendere un riflettore sulla collina con il progetto Vomero Notte ormai giunto alla terza edizione, dopo gli indiscussi successi degli anni scorsi. Abbiamo motivo di credere, ed i numeri lo dimostrano, che dopo le passate edizioni di Vomero Notte la collina è più frequentata dai giovani e, al contempo, sono aumentati i flussi turistici.
In un tempo segnato dai luoghi di incontro virtuali, penso ad esempio ai social network, quale è il valore aggiunto di una manifestazione del genere per il Vomero?
Vomero Notte, come del resto tutte le manifestazioni pubbliche, ha il potere di fare incontrare le persone: riconnetterle ad una antica dimensione fatta di scambi.
Non sono tra quelli, bacchettoni, che pensano che i social network siano il male assoluto e disturbano i nostri giovani. Però quando vedo gruppi di amici seduti su una panchina, intenti a guardare lo schermo di uno smartphone anziché conversare tra loro e “scambiarsi emozioni”, la tristezza mi prende. Vomero Notte, allora, per aggregare: meno social e più socialità.
Come spiega il fatto che il Vomero e la sua Municipalità rimangano un unicum a Napoli nell’organizzazione di eventi simili?
Abbiamo solo iniziato. Crediamo nel valore del decentramento e non amiamo piangerci addosso perché le risorse a disposizione sono poche ed in alcuni casi, penso a quelle per la cultura e le politiche sociali, inesistenti. Abbiamo lanciato una sfida con la collaborazione di enti prestigiosi come il Conservatorio “S. Pietro a Majella”, la Soprintendenza e l’Accademia delle Belle Arti. Non da meno la partecipazione di tutte le associazioni del commercio. Altre Municipalità ci hanno seguito, come la seconda con “la Notte dell’arte” e la nona con iniziative analoghe in via Epomeo.
Quali sono le novità dell’edizione di quest’anno e in che modo si articolerà la lunga notte vomerese?
Continuiamo a muoverci nel solco tracciato nelle due precedenti edizioni. La partecipazione degli allievi del Conservatorio è per noi un tratto distintivo di alta qualità. Daremo ovviamente spazio agli artisti del territorio che sognano di salire su un palco e suonare con strumenti di alta qualità. Non mancheranno momenti di partecipazione sociale nei quali saranno affrontati temi di attualità, quali il consumo consapevole di alcol e la lotta al racket. Le aree prescelte per ritrovarsi sono le grandi piazze del territorio e lo stadio Collana. Non mancheranno momenti di incontro in luoghi satelliti come il Rione alto con Piazzetta Totò, il Parco Buglione e anche una piazzetta nelle adiacenze di via Cilea fortemente richiesta dai commercianti di quell’area.
Come nelle precedenti edizioni ci sarà tanta gente per strada. In che modo verrà garantita la sicurezza dei partecipanti in un quartiere spesso teatro di episodi di piccola criminalità?
Lavoriamo con tutte le forze dell’ordine e la protezione civile, alle quali fin da adesso vanno i miei ringraziamenti, per offrire la più ampia sicurezza. Le passate edizioni ci confortano sotto questo profilo perché, nonostante la straordinaria affluenza, non si sono registrati episodi sconvenienti. Riteniamo che la forza di Vomero Notte derivi anche da questa percezione: divertirsi in sicurezza. Per questo motivo riteniamo che l’uso dei trasporti pubblici, che funzioneranno fino alle 3 del mattino del giorno a seguire, aiutino a garantire sicurezza. Abbiamo inoltre deciso, di concerto con tutte le forze dell’ordine, di evitare attività ingombranti sulle direttrici principali del perimetro coinvolto. Niente palchi e niente strutture su via Scarlatti e via Luca Giordano ma solo artisti di strada.
Nell’ultimo periodo al Vomero si sono registrate le chiusure di tanti presidi culturali, penso alle librerie ed ai cinema. Lo stesso dicasi per tanti storici esercizi commerciali. Vomero Notte può diventare il volano per una ripresa delle attività culturali e commerciali nel quartiere collinare?
Vomero Notte è solo una buona occasione per accendere un faro di interesse su un territorio dalle mille risorse. Il Vomero, ma non solo, sta subendo una trasformazione soprattutto di offerta perché sono cambiate le modalità di consumo. “Il mordi e fuggi” sta, purtroppo, prevalendo sul bene universale della “lentezza”. Lentezza intesa come capacità di godere del proprio tempo in armonia con i bisogni. Troppe patatinerie, senza alcuna criminalizzazione per il prodotto, rappresentano un indicatore di involuzione culturale. Ci sono però anche altri fenomeni che scoraggiano gli imprenditori del settore della cultura. Penso ad esempio al tema del “caro affitto”. Su questo punto abbiamo bisogno di fare passi in avanti più veloci scomodando la politica nazionale per assumere atti legislativi tesi a difendere le attività storiche e di pregio. Non penso ad un nuovo “equo canone”, ma sicuramente ad un meccanismo in grado di garantire i proprietari di immobili e i conduttore degli stessi dal mercato selvaggio e dalla penetrazione di capitali di dubbia provenienza, che talvolta vengono investiti in attività commerciali e produttive .
In tanti si sposteranno per raggiungere il Vomero. Ci sarà un piano di trasporti speciale per la serata? Il prolungamento dell’orario fino alla 2 di notte, operato in tutti i week-end dalla linea 1 della Metro e dalle funicolari, è un modo per dare continuità alla notte bianca anche negli altri periodi dell’anno?
Come dicevo prima Vomero Notte si muove in continuità con le precedenti edizioni. Anche quest’anno garantiremo il trasporto pubblico, metro linea 1 e funicolari, almeno fino alle 3 del mattino di domenica 12 ottobre. Penso che una città a vocazione turistica e di respiro europeo, quale è Napoli, debba fare ogni sforzo possibile per aumentare l’offerta del trasporto pubblico locale. Gli investimento infrastrutturali sono stati fatti ed è un vero peccato assistere alla limitazione dell’utilizzo, soprattutto di metro e funicolari. La regione Campania dovrebbe essere più attenta a ciò ed investire di più.
In conclusione Presidente, quali sono le sue aspettative per quest’edizione di Vomero Notte e quale messaggio intende mandare ai tanti cittadini che vi parteciperanno?
In questi anni la V Municipalità ha fatto sforzi enormi per rendere il territorio più vivibile e coeso. La pedonalizzazione di Via Luca Giordano (dove, subito dopo Vomero Notte, inizieranno i lavori di riqualificazione), il rilancio del Borgo Antico di Antignano, con uno stanziamento economico per riqualificare via Annella di Massimo, l’apertura del Parco Buglione al Rione alto, la riqualificazione del parco di via dell’Erba, il rilancio del parco Lo Spicchio di via Case Puntellate, sono solo alcuni esempi di come è utile intervenire per fare aggregazione sociale. Certo non mancano i problemi connessi a queste nuove scelte, ma il nostro compito è quello di fare in modo che possano convivere momenti di aggregazione e bisogni dei cittadini.
Vomero Notte 3.0 vuole significare rilancio della qualità nel proseguimento di un percorso avviato per affermare il ruolo attivo della Municipalità- in particolar modo in occasione della realizzazione della Città Metropolitana, che vedrà la sua composizione a partire dall’elezione del consiglio Metropolitano proprio il giorno dopo la notte bianca vomerese – e capacità di fare rete di tutti i soggetti in campo, che hanno lo scopo comune di migliorare l’offerta turistico,culturale, sociale e commerciale del territorio più bello della città.
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