Esposte a Castel Sant’Elmo le opere vincitrici del Concorso Giovani Artisti 2013. Ingresso gratuito
di Claudia Buonfanti –
Nella terza edizione del 2013 di “Un’opera per Castel Sant’Elmo” Concorso Giovani Artisti, due opere sono state le vincitrici in ex aequo. Entrambe le opere sono davvero imperdibili e il 4 e l’11 ottobre si avrà la fortuna di visitarle gratuitamente a Castel Sant’Elmo.
“Le Jardin” è una delle due opere vincitrici al concorso, ideata da Giulia Beretta, Francesca Borrelli, Francesco Cianciulli, Romain Conduzorgues, Baptiste Furic, Silvia Lacatena, Jule Messau e Carolina Rossi. Le Jardin, più che un progetto, è una rivelazione. Infatti, si tratta della riscoperta di una zona di Castel Sant’Elmo fino ad oggi non visitabile. I ragazzi che hanno realizzato quest’opera sono stati ispirati guardando una torretta, una “rovina”, presente tra Castel Sant’Elmo e il piazzale di San Martino. In alto a questa torretta di guardia, infatti, si vedeva spuntare una vegetazione incolta e segreta. È nata così l’idea di creare un’installazione che consentisse di raggiungere questo “giardino segreto”. Gli artisti hanno progettato una scala a chiocciola per poter raggiungere un’altezza di poco più di cinque metri, dove si trova un varco nel tufo che permette l’accesso al giardino. L’opera quindi consente la scoperta di un luogo inesplorato, che si spera possa da oggi restare sempre accessibile al pubblico.
“My Dreams, They’ll never surrender” di Gian Maria Tosatti è la seconda opera vincitrice del concorso ed esposta nei meandri di Castel Sant’Elmo. Si tratta di un campo di grano, realizzato con oltre centomila spighe, illuminate da un sole di latta e custodite in una cisterna del castello. In origine Castel Sant’Elmo non era solo una fortezza, ma anche un carcere, dove Luisa Sanfelice, eroina della Repubblica napoletana, fu tenuta prigioniera. Il campo di grano rappresenta la vita e la speranza all’interno di mura asfissianti, dove i prigionieri erano tenuti segregati. L’opera è visibile solo dall’alto di una finestrella, come se gli spettatori fossero uccelli, gli unici che grazie al volo trovano la libertà. Quando ci si affaccia si viene investiti dal silenzio e da un odore di umido e di vita, tra le mura di celle ormai vuote. Sabato 4 e 11 ottobre ingresso gratis per visitarle a Castel Sant’Elmo.
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