Settembre il mese dei buoni propositi
Settembre è il vero “capodanno”. Il cielo non sarà pieno di fuochi d’artificio ma è sicuramente zeppo di promesse e buoni propositi per l’anno che riprenderà. Perché l’estate, agosto, per la maggior parte delle persone, è il momento per staccare la spina e abbandonarsi a tutti i piccoli piaceri della vita, cibo compreso. Come si può pensare di perdersi i prodotti tipici del posto in cui si va a villeggiare o quel gelato che durante l’anno ci si concede quasi mai?! Poi, però, arriva quel momento, quasi sempre mentre si è ancora in costume, in cui comincia a fare capolino qualche piccolo senso di colpa e la voglia di riscattarsi. Magari quest’estate non è andata proprio come ci si aspettava e il fisico non è come quello tanto immaginato. “Prometto di iscrivermi in palestra, di cominciare la dieta… da quest’anno cambio stile di vita! Vado a correre…” queste le promesse più frequenti, ma si potrebbe continuare all’infinito.
Il primo consiglio è: no alle diete fai da te. Spesso troppo drastiche, quasi impossibili da seguire per lungo tempo e da portate a termine. Sono per lo più soltanto causa di delusione e maggiore insicurezza nelle proprie capacità di riuscita. Bisogna seguire una dieta quanto più vicina alle proprie abitudini e preferenze alimentari. Solo cosi si avranno maggiori possibilità di far si che questa volta, la “dieta” considerata sempre come un periodo di tempo limitato, diventi un cambiamento definitivo dello stile di vita alimentare. Per questo motivo, un’altra regola da rispettare è non avere fretta. È difficile, soprattutto per chi deve perdere tanti chili. Tutti vorrebbero vedersi subito snelli, ma l’importante è tenere saldo l’obiettivo finale che non è quello di perdere semplicemente peso ma cambiare la propria composizione corporea. Cercare di dimagrire nei punti giusti, perdendo massa grassa e non massa magra. Organizzare insieme ad un esperto un percorso nutrizionale in grado di migliorare il metabolismo basale, è il segreto cardine per non rimettere più i chili di grasso persi. È ormai chiaro a tutti, che a tal fine, è necessario abbinare una costante attività fisica. C’è bisogno di allenare il proprio fisico, almeno 2-3 volte la settimana in base al tipo di attività scelta. Va evitato invece l’esercizio acuto causa di formazione di radicali liberi che danneggiano i tessuti. Per questo motivo, anche per quanto riguarda l’attività fisica, non bisogna strafare se non si è pronti, ma andare per gradi. Se non si è allenati alla corsa, bisogna cominciare col camminare a passo svelto e senza fermarsi per almeno 20-30 minuti.
Un’altra strategia da provare è trovare un alleato. Qualcuno con cui cominciare questo percorso. Può essere più semplice se ci si sprona a vicenda, confrontandosi nei risultati e sostenendosi per arrivare alla fine. Importante è ricordare che però ognuno ha il suo percorso, la dieta è strettamente personalizzata e ognuno ha delle necessità diverse. Prima di cominciare, è consigliato sottoporsi ad un esame impedenziometrico per conoscere il proprio metabolismo basale e sapere quindi di quante calorie dev’essere lo schema dietetico da seguire.
È utile ricordare che non bisogna farsi incantare da rimedi, che se pur “naturali”, promettono di accelerare il processo di dimagrimento. Una buona dieta equilibrata, con cibi magari provenienti da agricoltura biologica accertata, basteranno a far perdere peso nel modo giusto. Inoltre bisogna smetterla di perder tempo a cercare cause ma iniziare a pensare invece solo di trovare ottime soluzioni. Va di moda ultimamente la ricerca spasmodica di alimenti a cui attribuire tutte le cause del proprio sovrappeso.
L’accumulo di chili in più è semplicemente la causa di uno squilibrio tra introito energetico (quante calorie vengono assunte) e spesa energetica (quante calorie vengono consumate). Meno frequentemente esso è causa di problemi legati ad altra natura. Quindi va bene tenersi sotto controllo, stare attenti a ciò che si mangia, ma non bisogna allarmarsi e credere di avere un’ intolleranza alimentare se non si riscontrano sintomi che portano a credere che sia cosi (come ad esempio problemi intestinali frequenti). Un consiglio per individuare magari un alimento che non si tollera abbastanza è quello di fare un diario alimentare per un periodo di tempo che sia di almeno un paio di settimane. Si dovranno annotare tutti i cibi assunti e i possibili eventi scatenati dalla loro assunzione. In un secondo momento il diario andrà osservato insieme ad uno specialista che valuterà il da farsi.
Intraprendere un percorso nutrizionale richiede tanta motivazione e caparbietà. Non è facile limitarsi e fare dei sacrifici ma basti pensare a quanto sia grande la ricompensa finale: non solo una migliore forma fisica ma una nuova forma mentis. Aumento della fiducia in se stessi, amor proprio e maggiore sicurezza di se, porteranno a dire : ne è valsa davvero la pena.
a cura di Simona Cavallaro, Dietista
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