Piazza Leonardo, perché nessuno interviene?
Il Tar ha bloccato i lavori. Il sindaco ha ordinato alla ditta aggiudicataria di rimuovere il cantiere. Eppure, dopo più di un mese da quest’ultima decisione, nessuno ha provveduto ancora a liberare dalle transenne e dai dissesti provocati piazza Leonardo, area in cui secondo il progetto iniziale si sarebbero dovuti costruire 150 box pertinenziali per automobili. “Molto rumore per nulla”, si potrebbe dire riprendendo il titolo di una commedia teatrale scritta da William Shakespeare. Le valutazioni iniziali, le proteste dei cittadini, lo spostamento dello stazionamento dei bus dell’Anm in via Suarez ed infine l’inizio delle trivellazioni nel suolo. Tutto inutile. Nel giro di pochi mesi si è prima trasformata e poi bloccata piazza Leonardo. Ma non si poteva prevedere prima il tutto? Perché tanta fretta di iniziare i lavori (sempre ad agosto come accaduto di recente con altri cantieri non voluti dai cittadini) nonostante le proteste dei residenti ed i rischi prevedibili? Qualcuno forse poteva fare in modo di evitare il “passo falso” e dannoso dell’inizio dei lavori di costruzione dei box sotterranei. Ad ogni modo, adesso, ci sono due decisioni, due provvedimenti inascoltati: quello del Tar, che ha ordinato di sospendere l’opera fino all’udienza del 26 febbraio, e quello del sindaco di Napoli, che il 23 dicembre scorso, con un’ordinanza, ha disposto lo smantellamento del cantiere. Perché nessuno interviene ancora? Perché resta inascoltata l’ordinanza firmata dal primo cittadino? Siamo forse in anarchia? E i vigili urbani dove sono?
C’è bisogno di rimuovere il cantiere non solo per una questione di rispetto dell’ordinanza comunale ma anche e soprattutto perché per i residenti i disagi crescono di giorno in giorno: in ultimo – oltre al traffico – si registra proprio la caduta delle transenne che costringe automobilisti, centauri e pedoni ad un pericoloso slalom sulla carreggiata. I residenti ed i commercianti hanno effettuato una protesta il 22 gennaio per chiedere la rimozione del cantiere con un sit-in e parcheggiando un’auto in quelle strisce blu che, secondo l’ordinanza del sindaco del 23 dicembre, sono tornate ad essere aree adibite al parcheggio vista la “viabilità ripristinata” voluta dal sindaco insieme con la rimozione delle transenne. Invece, la ditta non ha ancora rimosso il cantiere e di conseguenza quell’auto, messa lì dove, ha provocato inevitabilmente una lunga fila di vetture e l’intervento della Polizia Municipale a liberare la carreggiata e a riportare la calma tra i manifestanti. Tra questi i residenti di piazza Leonardo, che hanno paura che la pioggia, penetrando nel sottosuolo, possa provocare danni agli edifici ed i negozianti, che temono anche cali di incassi vista la situazione di stand by della zona.
di Alessandro Migliaccio
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