Poste chiuse e disservizi: Vomeresi sull’orlo di una crisi di nervi
Si sono registrati numerosi disservizi in quasi tutte le strutture del quartiere collinare, a partire da quello più grande in piazza degli Artisti, inagibile per lavori di ristrutturazione dal mese di settembre. Le altre agenzie della zona hanno dovuto così sostenere l’inevitabile grande flusso di utenza, ma non sempre in maniera adeguata. Molti cittadini hanno infatti lamentato non solo l’inadempienza dei normali servizi negli uffici postali in via Suarez e in piazza Fuga, che, spesso , anche nello stesso giorno, hanno interrotto le operazioni per “mancanza di rete” o “problemi tecnici”, ma anche la maleducazione di alcuni impiegati che hanno liquidato i clienti, in fila da ore, con modi poco garbati. “Non solo qui non funziona niente, e per poter pagare una bolletta devi perdere un’intera gior- nata, girando tra mille uffici, alla fine sei anche disprezzato e maltrattato” ha accusato la gente; invece l’ufficio che era in via Enrico Alvino non è più attivo da tempo poiché è stato venduto alla Credem. Secondo quanto riferito da alcuni dipendenti agli stessi cittadini alla ricerca di un ufficio postale funzionante nel quartiere, la motivazione è stata questa: “le Poste Italiane non avevano soldi”. Affare che sembra un controsenso, viste le vicende degli ultimi giorni, quando proprio le Poste Italiane hanno sborsato 75milioni di euro per salvare la compagnia Alitalia dal fallimento. E mentre Alitalia decolla, si spera possa sollevarsi anche il Gruppo Poste Italiane, assicurando un servizio efficiente ed adeguato ai cittadini. Per pagare una bolletta non si possono perdere intere giornate, essere rimandati a svariati uffici e, in alcuni casi, essere addirittura bistrattati e offesi.
A cura di Iki Notarbartolo
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