Le idi di marzo dello stadio Collana
CONTINUA LA QUERELLE TRA REGIONE E GIANO
Sospeso il provvedimento di decadenza della concessione
E’ davvero una querelle infinita quella tra la società Giano e la Regione Campania; nella recente ordinanza del Tar si legge, a chiare lettere, che la complessità della vicenda procedimentale rende necessaria la sospensione sia del provvedimento di decadenza dalla concessione che quello conseguenziale dello sgombero dell’impianto, intimato dalla Regione, fino alla definizione del merito del ricorso fissato per il 16 marzo. Secondo il Tar, l’Arus (Agenzia Regionale Universiadi per lo Sport) resta fuori dai giochi, per ora, poiché a risultare prevalente è l’interesse pubblico di prosecuzione delle attività sportive che sarebbe compromesso da una nuova chiusura. A dimostrazione della rilevanza dell’annosa questione, nel procedimento cautelare è intervenuto anche il Comitato “Associazioni ex Collana”.
La gestione e l’utilizzo del complesso sportivo era stata affidata alla Giano nel 2018 per la durata di quindici anni, ma dopo appena tre anni dalla sottoscrizione della “Convenzione”, sono iniziati i primi problemi. A seguito dell’affidamento della gestione e l’utilizzo dello stadio Collana da parte della Regione Campania all’Arus nel 2021, la società concessionaria ricorreva al Tar. La Giano, muovendo una serie di censure e invocando la tutela cautelare, in considerazione del danno grave e irreparabile conseguente allo sgombero e al rilascio della struttura anche con riferimento all’interruzione dello svolgimento delle attività sportive, ai costi già sostenuti e ai contratti stipulati ottiene il 15 ottobre un provvedimento di sospensione dello sgombero. L’amministratore della Giano, l’ex Rettore dell’Università Parthenope, Gennaro Ferrara, a seguito dell’ordinanza del Tar, ha dichiarato: “Attendiamo il merito con serenità, in questa fase, il concessionario nei limiti del possibile, ha eseguito anche opere di messa in sicurezza sui bordi della pista di atletica, ricomprendo tali aeree con dei tricolori, oltre al montaggio di uno schermo gigante all’ingresso su via Ribera. Siamo comunque dispiaciuti poiché gran parte dello stesso è ancora in disuso, non per responsabilità della Giano, che vorrebbe riaprire quanto prima tutto l’impianto sportivo poiché finito in tutto il suo splendore sarebbe un fiore all’occhiello per il Vomero e per Napoli, noi questo ci auguriamo. Siamo sempre disponibili a confrontarci”.
Paolo Pagliara, socio di maggioranza della Giano, ha manifestato la sua soddisfazione per l’esito del giudizio cautelare, evidenziando che in ogni caso la società concessionaria continuerà lo svolgimento delle attività sportive in maniera conforme a quanto indicato negli atti regionali e nelle prescrizioni indicate dai giudici. To be continued…
Rossella Rusciano
Commenti
No Banner to display
“Ponte di via S. Giacomo dei Capri: i soldi ci sono”
Aldo Masullo riceve la cittadinanza onoraria
Napoli Comics chiude i fumetti perdono la casa
Dai principi di Santobono all’Ospedale pediatrico
La moda al Vomero indossa il nastro rosa in favore dell’ Airc.