La “fine” di viale Raffaello
Il panorama non basta, vanno eliminati la sporcizia, gli atti osceni in luogo pubblico e la scarsa illuminazione
Spazzatura, cartacce, mascherine e preservativi. Questo è il panorama in cui ci si imbatte alla fine di viale Raffaello. Un posto che, seppur in pieno Vomero, sembra dimenticato da tutti anche per via della conformazione della strada che si presenta cieca.
I residenti, che devono salire tutto viale Raffaello, sono pochi, ma ci sono e sono costretti ad uno slalom tra le macchine parcheggiate in seconda fila, in una strada sempre più deserta. I problemi non finiscono qui. La notte lo scenario cambia. È da generazioni che proprio per via della caratteristica di questa strada, le coppiette si appartano verso la fine del viale sporcando, come detto, la zona e fornendo uno spettacolo a guardoni e residenti nonostante la legge preveda che: “Chiunque, in un luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compie atti osceni è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 a 30.000€”, legge che è stata depenalizzata nel 2016 quando veniva punita addirittura con la reclusione.
Come spesso accade però, questa consuetudine, ormai perpetuata da tempo, non ha subito praticamente mai sanzionamenti per i ragazzi. Ciò accade anche perché pur essendo un luogo “aperto” e “pubblico” è molto isolato e quindi raramente chi deve controllare lo fa. Insomma: meno è raggiungibile il luogo meno sono le probabilità di essere sanzionati. Anche per questo motivo i problemi per i residenti permangono. “Noi che abitiamo qui siamo veramente scoraggiati per come è tenuta questa strada – gridano alcuni residenti del viale – anche perché oltre alla presenza di ragazzi che consumano alcolici e sporcano dappertutto sarebbe bene che chi possiede i cani togliesse almeno dalla strada i loro bisogni.”
Riccardo Rubino
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