CARTE POKÉMON: COLLEZIONISMO SFRENATO
“Bisogna prenderli tutti”. Questo era lo slogan, ancora attuale, che ha colpito tutti quando i Pokémon hanno “invaso” il mondo. Tutti i pokemon virtuali, ma anche le carte da gioco, rare se non rarissime, che hanno scatenato il mondo del collezionismo sin dalla nascita del fenomeno giapponese nel 1996. Il fenomeno è ancora oggi molto diffuso tanto che il mercato delle carte è più che mai florido e i tornei sono diffusi in tutto il mondo. Inizialmente i Pokémon erano 101, ma oggi sono diventati oltre 900, moltiplicando in maniera esponenziale il numero delle carte collezionabili. Ma anche il valore cresce tanto che uno studente iscritto all’università della North Georgia, Caleb King, si sta pagando gli studi in medicina mercanteggiando le carte da gioco. Un vero e proprio investimento fatto dal ragazzo che nel 2016 rilevò per 4mila dollari un’intera collezione confidando nella crescita di valore ed oggi gongola vedendo che si è scatenata una nuova vera caccia alle carte, soprattutto quelle più rare. King ha raccontato, ad una tv di Atlanta, di aver raccolto 80mila dollari, utili per pagarsi le rette universitarie, soldi raccolti soprattutto grazie alla vendita delle carte delle primissime collezioni. Un racconto che ha avuto il suo culmine quando ha mostrato una rarissima carta di Pikachu della prima serie. A suo dire può guadagnare ancora 50mila dollari dalle carte che gli sono rimaste. Un vero patrimonio che, forse, proprio la pandemia e la clausura forzata in casa, hanno contribuito ad accrescere sempre più.
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