Riaprono le scuole a Napoli, parlano gli studenti
Dopo l’ultima ordinanza della Regione Campania molte scuole del Vomero hanno riaperto il 24 settembre. Altre, tra cui il Galileo Galilei e il Sannazaro, hanno invece rimandato l’apertura a lunedì 28. Per tutti, però, il clima scolastico è del tutto nuovo. La tanto attesa normalità non è ancora tornata completamente e ci sarà bisogno di tempo per adattarsi ai nuovi equilibri. Vomero Magazine ha raccolto le prime impressioni di alcuni studenti delle scuole del quartiere. Ecco cosa ci hanno detto:
“Iniziare in questa modalità quest’anno non è facile, soprattutto essendo l’ultimo che passiamo in questa scuola. Passiamo anni interi a non vedere l’ora di diventare grandi, di lasciare quelle 4 mura di liceo che sembrano cosi oppressive per poi renderci conto che in realtà quelle mura, quelle mura ricche di pianti, di esaurimenti, di stress, in realtà sono casa. Quelle mura contengono ricordi preziosi ed emozioni fantastiche che in un modo o nell’altro ci hanno formato. Per quanto il liceo possa essere difficile, per quanto possano esistere dinamiche complicate all’interno della classe, in quelle mura, tra quei corridoi, in quelle stanze, lasceremo sempre una parte di noi. Non potremo stare tutti insieme quest’anno ma ciò non ci divide come classe. Un grande in bocca al lupo a tutti i ragazzi che iniziano quest’anno scolastico, in particolar modo ai novellini, ai quali auguro di godersi quest’esperienza fino in fondo e alle classi degli ultimi anni che stanno realizzando l’importanza di questi. Il Covid ci ha tolto tanto, ma ci ha anche dato la possibilità di apprezzare di più ciò che abbiamo e di realizzare quanto sia preziosa anche la più piccola cosa.”
Giulia Scognamiglio IIIC, studentessa del Pansini
“Finalmente tra i banchi di scuola torneremo a guardarci negli occhi, anche se non potremo abbracciarci saremo di nuovo insieme per incoraggiarci ed abituarci a questa nuova scuola. La tecnologia dovrà ritornare ad essere uno strumento utile per imparare, ma non indispensabile per comunicare.”
Lorenza Bertucci III H Liceo Statale “Gian Battista Vico”
“Ora che si ritorna in classe in presenza dopo mesi di autonomia e di autogestione si riaffaccia il disagio che abbiamo vissuto con i dubbi, le certezze, le ansie per il futuro. Questo sarà per me e la mia classe l’ultimo primo giorno e temiamo di arrivare a scuola senza quella solita atmosfera gioiosa e piena di prospettive ed ambizioni, forse il primo giorno ci troveremo tutti un po’ impacciati se non addirittura smarriti nel cortile della nostra scuola cercando di capire se la famigerata distanza di sicurezza venga rispettata. Una volta arrivati avrà sicuramente luogo il consueto rito della corsa per il posto vicino al proprio compagno di banco anche se con meno entusiasmo rispetto agli anni scorsi poiché siamo tutti consapevoli del fatto che la valenza del vicino di banco non è più la stessa, non è facile bisbigliare a chi c’è seduto a un metro di distanza. Ovviamente ci renderemo conto di non essere più abituati ad andare a scuola e di avere in qualche modo perso familiarità con tutte le convenzioni scolastiche. Anche se il periodo di didattica a distanza non si può considerare come una vacanza, è passato diverso tempo dall’ultima volta che abbiamo sentito il suono della campanella. Ma quella con cui io e gli altri compagni di classe non abbiamo di certo perso confidenza è la complicità che fa di un gruppo di studenti una classe e che il Covid non sarà mai capace di eliminare”
Alessia Amendola, studentessa del Gailileo Galilei, V L
“Sono felice di ritornare tra i banchi di scuola, rincontrare professori e compagni, anche se le prescrizioni che abbiamo ricevuto sono numerose. Sono convinta che ci abitueremo presto al rispetto delle nuove regole ma sono comunque preoccupata che potrebbe non bastare.”
Studentessa Liceo Statale “Giuseppe Mazzini”
“Iniziare l’esperienza liceale in questo periodo è stato molto strano, ci siamo messi in fila all’ingresso per farci misurare la temperatura e ci hanno fatto igienizzare le mani. L’anno scolastico si svolgerà in DDI (didattica digitale integrata), quindi metà classe seguirà le lezioni in presenza e l’altra metà seguirà online da casa, in modo alternato.”
Antonio I B Liceo Statale “Leon Battista Alberti”
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