Fiducia e vicinanza ai cittadini
Intervista al Maggiore dei Carabinieri, Luca Mercadante
“Lockdown vissuto in strada tra rischi e applausi dai balconi”
Acclamati dai balconi durante l’emergenza, hanno svolto un compito pericoloso e molto apprezzato al servizio della comunità e si sono guadagnati una rinnovata fiducia da parte dei cittadini spaventati da qualcosa di ignoto che li ha costretti a casa, difesi dalle forze dell’ordine dispiegate per strada. I Carabinieri hanno svolto appieno il loro compito. I posti di blocco a tutela della salute pubblica sono stati filmati, hanno fatto il giro del web e nei social sono piovuti like a grappoli. “Questa emergenza ha causato cambiamenti epocali” ci racconta il Maggiore Luca Mercadante, giustamente soddisfatto del lavoro dei suoi uomini e consapevole che tanto lavoro deve essere ancora fatto, “oggi molte abitudini dei cittadini sono cambiate, alcune torneranno alla normalità col tempo, ma altre saranno semplicemente nuovi comportamenti”. Il Maggiore fa riferimento, ad esempio, all’uso delle mascherine in particolare in zona affollate “Chissà quando le persone avranno la certezza di non correre rischi e decideranno di non indossarla più. In questo periodo abbiamo controllato che il territorio rispettasse le stringenti norme che ci hanno salvato, ma, per fortuna, siamo dovuti intervenire poche volte e abbiamo comminato poche sanzioni. La popolazione è stata rispettosa, nella sua stragrande maggioranza, e ci ha sempre dato manforte nel nostro operato”. L’auspicio è che si conservino delle buone abitudini. In questo periodo, infatti, sono diminuiti i reati più comuni, in particolare di microcriminalità. “Segnali di miglioramento ne stavamo vedendo già da alcuni mesi – prosegue Mercadante -. La Movida violenta ha creato molti problemi ai cittadini, ci sono stati episodi anche molto gravi con rischio di omicidio. Ragazzini giravano armati di coltelli pronti a scatenare pericolosissime risse al primo litigio. Abbiamo intensificato molto i controlli, in particolare nelle zone più calde come via Merliani all’altezza di McDonald”. Nei primi giorni sono state molte le denunce, ma pian piano sono inizi ati a diminuire gli episodi di violenza fra ragazzi armati. “Abbiamo effettuato controlli anche alle fermate della metropolitana e aiutato i controllori di ANM che si sono sentiti più sicuri nel verificare che i biglietti fossero stati obliterati e ANM ha riscontrato un aumento di quasi tre volte del numero di biglietti venduti”. Un risultato nel risultato. Non sono mancati riaffidamenti ai genitori, nei casi più gravi segnalazioni al Tribunale dei Minori “perché spesso i ragazzi fermati e trovati in possesso di armi avevano appena tra i 12 e i 14 anni”. Il Generale La Gala, Comandante provinciale dei Carabinieri, è stato il fautore di questa intensificazione di controlli e i risultati sono stati evidenti. “Non bisogna mai abbassare la guardia – prosegue il Maggiore -, speriamo che questi miglioramenti siano duraturi, ma continuiamo a pattugliare il territorio”. Questi interventi hanno di sicuro migliorato la fruibilità del quartiere, ma c’è ancora tanta inciviltà con la ZTL violata di continuo, sporcizia, lanci di bottiglie, schiamazzi e altri reati. “Pattugliando l’area, sia a piedi che con le gazzelle, anche scippi e rapine sono diminuite, abbiamo effettuato numerosi sequestri di scooter per mancanza di casco o di assicurazione”. Ma i problemi non riguardano solo la movida, resta sempre di attualità la questione legata ai parcheggiatori abusivi. “La legge è diventata più incisiva. Abbiamo comminato numerose sanzioni e fatto sequestri ma sappiamo che spesso questi provvedimenti non sono molto efficaci. Oggi è previsto un ordine di allontanamento dal luogo dove si stava svolgendo l’azione illegale per 48h, in caso di violazioni del divieto, le sanzioni vanno dai 3 ai 12 mesi. Nei casi più gravi si può arrivare anche all’arresto. I miglioramenti, soprattutto in alcune zone sensibili come vicino agli ospedali, sono stati tangibili”. Il Maggiore Mercadante, infine, ha sottolineato l’importanza di mantenere sempre un rapporto umano, anche in situazioni gravi, ed essere un punto di riferimento per la cittadinanza che “durante questa emergenza, ci ha chiamato anche per chiedere semplici informazioni”. Un evidente segnale che il rapporto fra cittadini e forze dell’ordine ha conquistato nuova fiducia e abbattuto barriere.
Giuseppe Porcelli
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