La fase 2 per i negozi vomeresi fra speranza e timori
La riapertura delle attività commerciali
Le attività commerciali ed i servizi per il cittadino provano a ripartire dopo il lockdown dovuto al covid19. La paura e il timore stanno cedendo il passo alla voglia di normalità, di riprendere i rapporti con amici e tornare alla vita cosiddetta normale. Ma per le attività commerciali sono tante le nuove prescrizioni richieste e quindi si avverte una sensazione di disorientamento per conciliare il rispetto della normativa con le esigenze della clientela e l’organizzazione professionale.
A tal riguardo abbiamo contattato esponenti di diversi ambiti che hanno raccontato la loro esperienza e le loro prospettive.
Rinnoviamo il guardaroba
Cambio di stagione? Rinnovare il guardaroba? Finalmente si può. Dal 18 maggio London Vomero, in Via Solimena, ha riaperto le porte, rispettando tutte le regole di sicurezza e con la possibilità di prenotare un appuntamento, in pochi secondi direttamente dal cellulare e saltare eventuali file. “È stata una nuova rinascita – dichiara il proprietario Luigi Stallone -, da sempre il contatto con il nostro pubblico è stato motivo di energia. Quando c’è passione si creano rapporti davvero speciali con i clienti. Oggi vi aspettiamo con una grande voglia di ricominciare e con lo stesso sorriso di sempre, anche se ora nascosti sotto le nostre mascherine”.
Caffè e cornetto al bar? Si grazie
Il proprietario del Bar Pino, Francesco Ciccarelli, racconta l’atmosfera che si è respirata a seguito della riapertura. “Ho percepito la gioia delle persone nel rivedere un punto di ritrovo, la gente aveva voglia di ricominciare e soprattutto voglia di caffè. Il caffè deve essere buono e soprattutto un momento di convivialità. C’è una parvenza di normalità anche se siamo ancora lontani dagli standard del 2019. Abbiamo bisogno di leggerezza, nel mio bar si segue il telegiornale soltanto alle sei, alle sette parte la musica”.
Concessionaria e autofficina: live chat per un preventivo
“Nel periodo di lockdown siamo stati aperti come autofficina per fornire il servizio a chi avesse necessità, purtroppo, garantendo solo l’ordinaria manutenzione in quanto con le frontiere chiuse non potevamo avere pezzi di ricambio in tempi rapidi – ci ha raccontato Giovanni Vivenzio, titolare della concessionaria ed autofficina Renault Dacia di via dell’Epomeo -. Ora per fortuna è tornato la normalità e stiamo riuscendo a provvedere alle richieste dei clienti”. Naturalmente la situazione relativa alle vendite ha subito un calo, ma Renault e Dacia hanno deciso di offrire, a coloro che decideranno di acquistare un’auto con finanziamento a 60 mesi, la gratuità delle prime quattro rate e delle ultime due. “La mia concessionaria – ha aggiunto Vivenzio – è ampia e sono pronto ad accogliere chi vuole un preventivo, oltre ad essere disponibile ad una live chat”.
Edicole: riprendiamo l’abitudine ad approfondire
Aldo Esposito, segretario provinciale del sindacato nazionale giornalai d’Italia, ha la sua edicola in via Luca Giordano ed è sempre stato aperto, come previsto dal decreto governativo. “Dovevamo garantire informazione ai cittadini e, nonostante ci siamo sentiti un po’ lasciati soli dallo Stato e ci siamo dovuti attrezzare autonomamente, non abbiamo esitato a garantire il nostro servizio”. Questo è quanto dichiarato da Esposito che ha poi aggiunto che ci sono stati suoi colleghi che si sono prodigati nel garantire il quotidiano ad anziani e disabili consegnandolo a casa. “Ora confidiamo che la gente si riabitui all’approfondimento acquistando giornali come verificatosi durante il lockdown quando ci sono stati nuovi clienti che, forse, approfittando del maggior tempo a disposizione, sono ritornati alla lettura cartacea”.
Visitare una casa durante il lockdown? Sì, ma on line
Il settore immobiliare, secondo il responsabile dell’ufficio Tecnocasa Vomero 3 srl, Alberto Restucci, ìdopo un primo momento di assestamento e riorganizzazione ha reagito prontamente, da un lato utilizzando il telelavoro per i dipendenti e dall’altro utilizzando le visite virtuali degli appartamenti per mettere in contatto domanda e offerta di case. “
Durante il periodo di lockdown non abbiamo riscontrato un calo del nostro giro d’affari, abbiamo concluso diverse compravendite di appartamenti al Vomero, utilizzando un prograrmma di firma digitale e un programma Cisco di call fornito dalla casa madre Tecnocasa, che ci ha permesso di rimanere in contatto sia all’interno dell’azienda che all’esterno con i proprietari/ acquirenti. Grazie a questi programmi, le parti (venditore, acquirente e intermediario) hanno interagito in modo efficace e i compratori hanno potuto visitare gli appartamenti anche in piena emergenza sanitaria in tutta sicurezza. Gli atti e adempimenti da fare con l’aiuto e la presenza del notaio sono stati eseguiti in teleconferenza”. La mia agenzia Tecnocasa di via Simone Martini ha ottenuto ottimi risultati ed è riuscita nell’intermediare più di 4 compravendite.
Cosa si aspetta per l’immediato futuro? La nostra situazione lavorativa è tornata alla normalità, ovviamente con le dovute precauzioni, per noi e per il cliente. Credo nel futuro e nell’importanza della tecnologia nel lavoro moderno, ovviamente prediligo i rapporti personali alle videochiamate ma il Covid mi ha insegnato che per il successo nel lavoro l’importante è la flessibilità. Ricordiamoci sempre che “la casa è il rifugio più sicuro”
Riabilitazione, ortopedia, e dentisti: lavoro ridotto, ma mai sospeso
Ha ripreso la sua attività lo studio medico di riabilitazione StatikLab in via d’Annibale. Si è cominciato da coloro che avevano interrotto un trattamento per traumi, distanziando i pazienti e utilizzando il materiale necessario per sanificazione e prevenzione. “Stiamo lavorando all’insegna della massima sicurezza per il paziente e per noi.” Spiega l’amministratore Giovanni Borrelli. “Abbiamo ripreso con molta cautela: è una nuova ripartenza.
La situazione non è delle più semplici, la crisi è stata severa, ma ci auguriamo in breve tempo di tornare agli standard precedenti”.
Crisi che si è fatta sentire in tutto il settore medico, come spiega la dottoressa Annamaria Zungri, proprietaria dell’omonima ortopedia in piazza Immacolata: “Abbiamo riaperto con un pò di stato d’ansia per la forte crisi economica. Sono state necessarie delle spese per metterci in moto e in più l’economia è ferma.
L’ortopedia ha continuato a lavorare per appuntamento essendo un settore di necessità, ma molte persone hanno iniziato a comprare online, abituandosi a un nuovo modo di fare acquisti che ha contribuito a danneggiare le attività commerciali. Nonostante tutto siamo fiduciosi, i nostri clienti rispettano tutte le regole”, conclude con un sorriso.
Lo studio dentistico Michelangelo 13 è stato sempre aperto durante il lockdown, limitatamente alle emergenze, previo appuntamento e senza personale. Il dottor Antonio De Marchi ha dichiarato che per il comparto dentale è previsto un calo di circa il 40% per cui la speranza dello studio è di concludere l’anno almeno in pareggio, ma ricorda a tutti che, oggi più che mai, investire in prevenzione è importantissimo. “Il nostro studio era già solito lavorare assicurando la massima igiene e sicurezza e oggi, seguendo le direttive ministeriali, è ancora più attento a rispettare tutte le prescrizioni”. “Per verificare una ripresa del settore bisognerà attendere dopo l’estate – ha concluso De Marchi – perché, considerando il numero dimezzato degli appuntamenti giornalieri possibili e dell’odontoiatria rimandabile, al momento la ripresa è molto lenta”.
Buona ripartenza per parrucchieri e barbieri
Anche Hair Landi Parrucchieri ha ripreso la sua attività. L’ingresso è concesso a tre persone per volta con distanziamento delle postazioni di almeno 2 mt. Queste sono sanificate insieme agli attrezzi utilizzati prima e dopo ogni cliente, senza aumentare i prezzi. “Durante queste prime due settimane c’è stato un boom di prenotazioni” spiega Nunzio Landi che poi descrive lo stretto legame che si crea con il cliente: “Andare dal parrucchiere è stato un modo per parlarsi e confidarsi le difficoltà avute in questo periodo”.
Antonio Catanoso, titolare de La Barberia di via Fragnito, ci ha raccontato che “riaprire il negozio è stato emozionate sia per noi che ci lavoriamo che per i nostri clienti. Abbiamo trascorso, come tutti, un periodo di grande incertezza e timore. Ma subito sono arrivate le chiamate per prenotare i tagli di capelli. Quasi tre settimane piene. Un bel segnale per ricominciare. Al contrario di altri settori, quindi, siamo ripartiti subito e speriamo di tornare quanto prima alla normalità pre-covid. Ovviamente nel rispetto di tutte le nuove normative che abbiamo subito adottato, dal misurare la temperatura ai clienti, all’uso di igienizzanti, sanificatori e di materiale monouso.
Ma è giusto così, proteggiamo la nostra salute.
Laura d’Avossa e Claudia Prezioso
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