Sovrintendenza nuovo stop ai lavori
Parcheggio di via De Bustis
No Box, preoccupazione per le opere compensative
Chiarezza, problemi e interessi contrastanti, burocrazia infinita. Questi sono gli ingredienti della querelle annosa legata ai parcheggi di via De Bustis (860 box auto interrati). Da un lato lo schieramento dell’associazione dei No box, dall’altro la Cooperativa Napoli 2000 con tutti i soci che sono in attesa della realizzazione dell’agognato parcheggio. Una disputa interminabile che non può, e non deve, cadere nel dimenticatoio anche perchè la lungaggine è una sconfitta per tutti. Si vive nel limbo della non decisione o delle troppe decisioni. Novità? Ni, perché il progetto dovrà essere ripresentato nella sua totalità, come stabilito dalla Sovrintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Napoli. Una decisione che fa slittare, ancora, l’inizio dei lavori al di sotto di Piazza degli Artisti, Via Tino da Camaino e, appunto, via De Bustis. Un successo per la Rete No Box che, quanto meno, vede rinviato, chissà per quanto tempo, l’inizio degli scavi. La Sovrintendenza aveva, in realtà, dato il via libera all’inizio dei lavori della sola parte riguardante Piazza degli Artisti, ma i No Box si sono opposti, confrontandosi proprio con Sovrintendenza e Istituzioni, evidenziando la necessità, come dichiarato dal portavoce Franco Di Mauro, che debba essere dato un parere sull’intero progetto e non solo su uno stralcio. La preoccupazione, legata alla realizzazione solo della parte del progetto relativa a Piazza degli Artisti, era anche riferita alla possibile cancellazione di opere compensative, come la costruzione di due bagni pubblici, di una nuova area mercatale, di 150 posti auto comunali a rotazione oltre che di 86 posti moto e alcune cabine per elettricità e gas. Tutte opere che sarebbero state realizzate solo a conclusione del terzo stralcio, quello che riguarda l’area di via Tino da Camaino.
Lo stesso Comune di Napoli ha chiesto di rivedere il progetto nella sua interezza in virtù dei cambiamenti urbanistici avvenuti nella zona nel corso degli anni, preoccupato anche per un eventuale stop ai lavori, dopo la realizzazione del primo stralcio. Dalla Sovrintendenza hanno chiarito che, trattandosi di un progetto approvato oltre cinque anni fa, è possibile apportare alcune revisioni. Così è arrivato il nuovo stop che dilata ancora di più i tempi di realizzazione che per la sola prima parte sarebbero stati di circa due anni e mezzo. Gli acquirenti che, ormai otto anni fa, avevano dato un anticipo per l’acquisto dei box, continueranno la loro battaglia legale, mentre i No Box vedono rinviata, a data da destinarsi, la problematica. L’unico risultato reale è un ritorno ad una situazione di immobilismo e incertezza.
Ciro De Biase
Commenti
No Banner to display
“Ponte di via S. Giacomo dei Capri: i soldi ci sono”
Aldo Masullo riceve la cittadinanza onoraria
Napoli Comics chiude i fumetti perdono la casa
Dai principi di Santobono all’Ospedale pediatrico
La moda al Vomero indossa il nastro rosa in favore dell’ Airc.