Del Vaglio presenta “C’è poco da ridere”
Dopo l’ultimo libro sulla smorfia
Satira politica sul fu governo giallo verde in 160 pagine
Professore del Vaglio, la copertina del libro la dice lunga sul contenuto! Stanlio e Ollio a braccetto, ci racconti.
Stanlio e Ollio hanno fatto ridere molte generazioni e, ancor oggi, le loro gag sono irresistibili, divertono e rilassano. Anche i nostri, Salvini e Di Maio, che mi auguro, non durino tanto, fanno ridere ma la risata è amara, non divertono anzi innervosiscono. Si ride per non piangere. Con rammarico devo riconoscere che, a volte, le loro dichiarazioni fanno ridere più delle mie vignette!
Lei ha fatto Satira su un periodo della nostra storia politica, quello della nascita del governo Lega-Cinque stelle. I giallo-verdi le hanno dato molti spunti per fare satira, da questo punto di vista i giallo-rossi come si stanno comportando?
Il sottotitolo del libro recita: “Tutto quanto potevano evitare di dire e di fare i gialloverdi”, e questa già la dice lunga.
Bisogna che sia chiara una cosa: pur non condividendo nulla, ma proprio nulla di quanto fa e, principalmente, dice Salvini, gli va riconosciuto che tutte le falsità, le bufale che ci propina quotidianamente, hanno una logica, perversa se vogliamo, ma pur sempre un fil rouge che collega tutto, anche se nel caso dei leghisti sarebbe meglio parlare di fil noir!
Il sodale Di Maio, al contrario, non ha una logica nelle dichiarazione che rilascia o negli atti che compie. Il nostro Giggino, innanzi tutto e prima di tutto, dice tutto e il contrario di tutto. Ultimamente aveva dichiarato che era meglio non presentarsi alle regionali in Emilia Romagna e in Calabria visto che l’urgenza principale era dedicarsi alla ristrutturazione del Movimento. Smentito dalla stessa piattaforma Rousseau, si è dichiarato felicissimo di partecipare alle elezioni visto che la ristrutturazione non era assolutamente urgente.
Capirete che una coppia del genere, non disprezzando i vari Toninelli & C, che fanno una politica del nonsense, per uno come me che vive di satira, sono una manna caduta dal cielo. Cosa penso del governo giallo-verde e del successivo giallo rosso? Del primo, tutto il male possibile tant’è che lo chiamo il governo delle “i”: Incompetenti, Ignoranti, Irresponsabili. Non vedo bene neanche il secondo poichè in questi due ultimi governi, il minimo comun denominatore sono i gialli, con i quali, penso, sia impossibile ragionare seriamente: non è nelle loro corde.
Leggendo il suo libro ci si rende conto che ci sono problemi di lungo lunghissimo periodo che non sono stati risolti, pensiamo alla compagnia aerea di bandiera, l’Alitalia che è ancora alla ricerca di investitori, secondo lei quale futuro regaleremo ai nostri nipoti?
La Sua domanda è giusta ma riduttiva. Fosse la Compagnia di bandiera, l’unico problema irrisolto. Vogliamo parlare dell’Ilva o Arcelor Mittal che dir si voglia, della Whirlpool, della Pernigotti, della società Autostrade e andando a braccio, del problema migranti, delle imbarcazioni cariche di disperati, uomini, donne e bambini, che si tengono ferme in mare per settimane sotto un sole cocente, negando loro l’ingresso nel porto (sì, questa barbarie è principalmente dovuta all’alto rispetto che Salvini ha del termine umanità), ma il grande Di Maio che si è irrigidito su Ilva, Atlantia, Reddito di cittadinanza e tant’altro ancora, sul problema migranti, come suo solito, ha fatto lo gnorri. Non dimenticando il fallimento delle due iniziative per le quali l’uomo del Carroccio e il dipendente di Casaleggio si sono battuti e parlo del Reddito di cittadinanza e di Quota cento.
Per quanto riguarda il futuro dei nostri nipoti, l’ho scritto nella dedica ai miei cinque nipotini: “…nella speranza che il loro futuro sia in un mondo in cui si possa ridere un poco in più”.
Cristiano De Biase
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