Doppi turni alla Giustino Fortunato: gli alunni protestano in strada
La Preside Colombai promette una nuova succursale da gennaio
Caos e proteste all’Istituto Tecnico Giustino Fortunato con blocco della strada e disagio per gli automobilisti. Il motivo che ha spinto i ragazzi a scendere per strada lo scorso 21 ottobre è stato il protrarsi della mancanza della sede succursale dallo scorso anno. La Giustino Fortunato, infatti, oltre alla sede di vico Acitillo avrebbe una succursale in via Ricci, ma, dallo scorso anno, l’immobile è inagibile per diversi motivi di natura strutturale.
Questa mancanza ha portato i circa 1300 alunni, provenienti anche dalla periferia cittadina, a frequentare, lo scorso anno, la scuola a settimane alterne. “Vogliamo garantire ai nostri alunni il diritto allo studio e dare alle famiglie certezze e possibilità di organizzazione consentendo ai ragazzi di affiancare alla scuola altre attività come lo sport”, ha dichiarato la preside Fiorella Colombai.
Seguendo questa idea quest’anno la preside Colombai ha proposto, agli alunni e alle famiglie, diverse possibilità per far fronte alla carenza di aule e si sono tenute delle votazioni tra i ragazzi per scegliere la soluzione migliore e superare il disagio strutturale che si sta vivendo. “I ragazzi hanno preferito i doppi turni con due pomeriggi, conservando libero il sabato” – ha dichiarato Maria Luisa Papagni collaboratrice della ds del “Giustino Fortunato”. Questo accordo, però, non sembra bastare ai ragazzi e alle famiglie: “Siamo sfiduciati, non crediamo che da gennaio avremo la succursale e finiranno i doppi turni, anche lo scorso anno ci avevano promesso una nuova sede ed invece abbiamo iniziato un altro anno senza averla”, è quanto ha affermato la signora Maddalena, mamma di uno studente.
“Molti di noi per arrivare a scuola impiegano anche più di un’ora e quindi quando veniamo di pomeriggio rientriamo a casa tardi e ci risulta difficile studiare per la mattina seguente, inoltre non riusciamo ad associare le attività sportive e questo accade da più di un anno” ha aggiunto uno degli studenti in protesta. Facciamo, però, un passo indietro e andiamo con ordine, come ha raccontato l’assessore all’istruzione Annamaria Palmieri, prima dell’estate c’è stata in Comune una riunione a cui hanno partecipato rappresentanti del Comune di Napoli e della Città Metropolitana accanto alle dirigenti scolastiche dell’istituto “Giustino Fortunato” e del 33# Circolo didattico “Risorgimento”. La dott.ssa Valeria Limongelli, dirigente scolastica della scuola “Risorgimento” ha, infatti, dato la sua disponibilità a cedere il Plesso Verdolino, facente parte dell’istituto comprensivo da lei diretto, ed il Comune di Napoli, ente gestore ha dato il suo consenso, la preside Colombai ha verificato la fattibilità e la Città Metropolitana si è resa disponibile a fare tutto quanto necessario per il passaggio. Con questa premessa oggi dovremmo parlare di buona scuola, di collaborazione tra Istituzioni e, invece, dobbiamo evidenziare la mancanza ad oggi della contrattualizzazione dell’accordo tra Comune e Città Metropolitana in quanto sono diversi gli aspetti tecnici ancora da approvare.
Le collaboratrici della preside Colombai hanno spiegato che sono necessari diversi lavori a cominciare dai bagni in quanto la scuola Verdolino era una scuola per l’infanzia.
L’assessore Palmieri ha dichiarato che ancora sono in corso le approvazioni tecniche relative alla separazione dell’Istituto Verdolino dal plesso “Risorgimento” (allacci, impianti, certificazioni), ma altresì garantito che, appena saranno adempiuti tutti i controlli tecnici, non ci saranno altri ostacoli al passaggio della scuola. La preside Colombai intanto, per arginare le proteste dello scorso 21 ottobre, ha concordato con famiglie ed alunni una tempistica che prevede, per il mese di gennaio, la consegna della temporanea succursale che metterebbe fine ai doppi turni e, quindi, ha chiesto, almeno fino ad allora, la fine delle proteste e della sospensione delle lezioni visto che, pur in una situazione di disagio, interesse primario di dirigenza e docenti è garantire a tutti il diritto allo studio.
Claudia Prezioso
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