Bastava varcare quella porta di vetro per entrare in un luogo di fantasia, divertimento e svago. La porta del negozio Napoli Comics che, dopo quasi trent’anni di attività, ha chiuso i battenti. Un punto di riferimento del settore la cui chiusura impoverisce ancora di più il quartiere. Da professionisti a studenti, la clientela è sempre stata molto varia, come varia era l’offerta. Il titolare, per anni, è stato Ciro Verde, grande appassionato di Diabolik, Tex e dei protagonisti su carta degli anni ’60-’70.
Un antiquario del fumetto al quale, negli anni, si sono affiancati i manga giapponesi e i supereroi americani che hanno conquistato sempre più spazio tra gli scaffali del negozio che nel frattempo ha cambiato gestione. Ma è sempre rimasto uno spazio per chi quel negozio lo aveva aperto e fatto crescere, mantenendo intatta la passione per la storia che la nona arte ha sempre portato con sè. Non era per tutti poter scendere le scale e vedere cosa si nascondeva nel piano interrato, laddove Ciro proteggeva fumetti, tavole originali o gadget impacchettandoli con carta trasparente per permetterne comunque la possibilità di vedere le copertine. Poi c’era un ulteriore ingresso, quello ancora più misterioso che, in fin dei conti, era un deposito ricco di fumetti per tutti i gusti, raccolti in una vita. Per anni è stato una sorta di club dove, con la scusa dei fumetti, si potevano affrontare discorsi di ogni genere, da quelli sociali a quelli sportivi. Ciro Verde è, infatti, un grande sostenitore del Milan. Tantissimi disegnatori sono passati fra quelle mura ben prima di diventare dei professionisti.
Quando erano ancora semplici lettori-appassionati: da Lorenzo Ruggiero a Italo Mattone o ai fratelli Cestaro. Chissà che la storia non possa riprendere in un altro luogo anche se la magia di quell’ingresso in quella porta di vetro, non ci sarà mai più.
G.P.

Commenti

commenti