LE EDICOLE SUL PIEDE DI GUERRA PER RIBADIRE I LORO DIRITTI
“La categoria dei giornalai si trova da anni in una crisi profonda, anche se l’edicola è un luogo d’incontro quotidiano in tutte le città, grandi e piccole, fino ai luoghi più remoti del territorio nazionale e rappresenta un baluardo insostituibile per una stampa libera e accessibile a tutti i cittadini”. A parlare è Aldo Esposito, storico edicolante di via Luca Giordano, oltre che presidente di SI.NA.GI. Napoli, il sindacato nazionale degli edicolanti. Per ribadire la necessità di azioni di governo a sostegno di questa categoria e non solo a sostegno degli editori che beneficiano di finanziamenti pubblici e praticano politiche di prezzo di copertina sempre più al ribasso, il 26 ottobre in via Scarlatti si è svolta una raccolta di firme per chiedere che una parte del contributo pubblico al settore dell’editoria sia destinato alle edicole e per accelerare i tempi di definizione di un nuovo accordo nazionale con gli editori.
“L’edicola, prosegue Aldo Esposito, dovrebbe essere il soggetto a cui l’intera Editoria deve guardare, visto che l’80% del fatturato del settore passa da qui attraverso un lavoro quotidiano che inizia anche prima dell’alba, per tutti i giorni dell’anno”.
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