NAPULE COMM’ERA E COMM’E’
Alcuni decenni fa, dalla mia abitazione al Vomero, ogni mattina vedevo centinaia di studenti che, provenendo da piazzetta Fuga si recavano al Liceo Sannazzaro. Percorrevano via G. Puccini, uno splendido viale alberato, giá via delle Acacie. Era proprio bello vivere lì. Ma nessuno pensò che quell’ambiente andava protetto e che le Acacie andavano potate. Così le piante sono cresciute smisuratamente inclinandosi pericolosamente sul viale sotto il peso dei rami mai potati, mentre le loro radici sollevavano il marciapiede ed il piano stradale, creando dossi e cunette, spaccature del selciato e buche pericolose. Le erbacce sono cresciute lungo le mura del Sannazzaro ed i marciapiedi. I proprietari di cani hanno ritenuto che quello fosse l’ambiente adatto ai loro animali domestici per liberarsi di feci ed urine. Qualche signora ha iniziato a portare il cibo ai gatti che riversano sui marciapiedi piatti di plastica bianchi e sporchi che attraggono mosche e vespe. Le mosche si posano sulle braccia e sul collo dei passanti. Sono mosche “azzeccose” che non ti abbandonano mai. Così la stupenda via Puccini è diventata la via dei servizi igienici dei cani! I proprietari dei pet dovrebbero comunque raccogliere gli escrementi nel sacchetto igienico con l’apposita paletta pieghevole, ma molti non hanno questo aggeggio, mentre chi lo ha li raccoglie solo se qualcuno li osserva. I cani maschi urinano contro i pali della luce. I loro padroni ignorano che l’urina è acida e corrode. Pochi mesi fa sono cadute di traverso sul Viale, una dopo l’altra, due grosse Acacie (una ha sfondato un’auto parcheggiata, fortunatamente con nessuno a bordo). è stato un miracolo (anzi due miracoli!) che nessuno sia stato colpito considerando che tanti studenti percorrono il viale per recarsi al Sannazzaro. A distanza di circa un mese le Autorità comunali hanno deciso di abbattere molte Acacie (fig. 1), lasciando dei rami sul marciapiede (fig. 2) escludendo la possibiltà di rimpiazzarle con giovani piante! Ma hanno abbandonato alcuni tronchi che ostruiscono il marciapiede. Anche le Acacie hanno reagito! Spinte dallo spirito di sopravvivenza, hanno già emesso nuovi rami su due grossi tronchi, una accanto all’ingresso principale del Liceo Sannazzaro (fig. 3) (l’albero cadde alcuni mesi fa sotto il peso dei rami che lo avevano paurosamente incurvato), l’altra sulla fiancata nei pressi della scuola Acacie (fig. 4), formando altrettanti cespugli, che sarebbero anche belli …se non impedissero il passaggio dei pedoni sul marciapiede (fig. 5). Così oggi, quel bel viale alberato è diventato una strada sporca, con erbacce, escrementi di cani, frammenti di mobili abbandonati da alcuni incivili (Figura 6), con buche in strada e su marciapiedi (fig. 7). Quando rincaso la sera, in tutta fretta e guardandomi intorno (perchè ormai la via è anche teatro di rapine!), con grande nostalgia “penso a Napule comm’era … penso a Napule comm’é”!!!
Prof. Vittorio E. Andreucci
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