Dal Vomero a San Pietroburgo
Intervista al direttore d’orchestra Christian Deliso
“Nel 2020 organizzeremo il primo Festival Musicale a Castel Sant’Elmo”
Molti scoprono di avere un sogno quando sono ancora bambini; altri, invece, lo capiscono solo da adulti. In entrambi i casi, sono necessarie determinazione e passione per raggiungere il proprio obiettivo. Il maestro Christian Deliso, direttore d’orchestra vomerese, non ha mai dimenticato questa lezione. Nemmeno oggi quando ripercorre le tappe della sua formazione: dal primo pianoforte fino alla Filarmonica di San Pietroburgo.
Ricorda quando ha capito che avrebbe intrapreso la carriera musicale?
Facevo le scuole medie alla Torraca ed avevo circa dodici anni. La professoressa d’italiano ci chiese, dopo aver ascoltato “Sonata al chiaro di luna” di Beethoven, di portare su carta le nostre emozioni. Non avevo mai sentito la musica classica fino a quel momento. La mia non è una famiglia di musicisti. Ma, appena finita la lezione, corsi da mia madre per chiederle di comprare un pianoforte affinché io potessi diventare un direttore d’orchestra. Ancora oggi ridiamo pensando a quanto avessi le idee chiare.
Cosa ha significato il quartiere nel suo percorso?
Il Vomero è l’universo della mia infanzia. È il posto dove sono cresciuto: dai giardinetti di via Ruoppolo ai saggi della scuola elementare “S. Anna”. Ricordo con affetto tutti i miei professori e i miei amici. Ancora oggi, il calore dimostrato dalle persone del mio quartiere mi commuove. Quando torno dai miei viaggi, tutti corrono a salutarmi ed aiutarmi con le valigie.
Lei dirige l’orchestra del Palace Festival di San Pietroburgo. Ha preso in considerazione anche lavori in Italia?
Certo. Abbiamo proposto di fare il primo festival musicale a Castel Sant’Elmo nel 2020. La richiesta è stata accettata e ci stiamo muovendo per organizzare un evento che coinvolga anche artisti della musica pop. Inoltre, mi è stata affidata la direzione degli Oscar della Lirica 2019 al teatro Malibran di Venezia; un evento nel quale verranno premiati i migliori cantanti lirici del mondo. Mi sono attivato affinché la prossima edizione si tenga a Napoli. La nostra città è la capitale del canto; non c’è posto migliore per questa manifestazione.
Quale consiglio darebbe ad un ragazzo desideroso di intraprendere la sua stessa carriera?
Andare all’estero, ma portando la propria “italianità” nello zaino. Ricordo che, dopo essermi diplomato al conservatorio, decisi di partire per la Germania. Sentivo il bisogno di imparare il mestiere sul campo e cominciai a chiedere a tutti i direttori se potessi fargli d’assistente. Conobbi mia moglie, il soprano Marina Zyatkova, iniziai ad ottenere i primi contatti e, nel giro di qualche mese, anche i primi incarichi. Penso che la gavetta sia fondamentale, ma, se c’è il talento, ancor più importante è essere tenaci.
Cesare Bianchi
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