Una stagione tra luci e ombre
Terminate le velleità di conquistare un trofeo, con la qualificazione alla prossima Champions League in cassaforte, è già tempo di bilanci per il Napoli targato Ancelotti. Tante critiche, ma anche tanti complimenti. Luci e ombre con un risultato praticamente identico a quello dello scorso anno, anche se meno spettacolare. Difficile, se non impossibile, pensare di poter ottenere qualcosa in più, sia perché era il primo anno di Ancelotti sulla panchina azzurra, sia perché lo scorso anno era stato sfiorato un risultato straordinario. Fare di più voleva dire vincere lo scudetto…con la Juventus campione d’Italia che aveva acquistato “solo” Cristiano Ronaldo. Il secondo posto era il massimo risultato raggiungibile e sembrava anche difficile da ottenere, viste le previsioni della vigilia e la crescita delle milanesi e della Roma. Invece, il Napoli si è confermato e lo ha fatto anche in scioltezza. L’annata, che doveva essere di ricostruzione e valutazione di alcuni elementi, ha, quindi, portato un esito abbastanza positivo.
Resta l’amaro in bocca per un’Europa League finita in affanno, e una sfortunata eliminazione in un girone di Champions disputato ad alti livelli. In campionato il Napoli ha dovuto fare a meno, per troppo tempo, del suo perno difensivo Albiol e ha rinunciato frettolosamente ad Hamsik. Ma ha anche scoperto un ottimo Fabian Ruiz insieme a Meret, mentre Ounas e, soprattutto, Younes hanno mostrato di poter crescere. Molto deludente Insigne, mentre Milik e Mertens hanno dato importanti risposte. Il folletto belga-napoletano ha addirittura raggiunto, con il gol al Frosinone, Maradona nella classifica dei marcatori all-time del Napoli, un risultato che ne sancisce il legame con la storia della squadra, peraltro certificato da gol di straordinaria fattezza che, senza volere esagerare, hanno ricordato le gesta del fuoriclasse argentino. Ora è il momento di voltare pagina, di fidarsi di Carlo Ancelotti, uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio, di non restare legati ad un bel passato, e di pensare ad un mercato che soddisfi il tecnico di Reggiolo e possa metterlo in condizione, il prossimo anno, di puntare con decisione alla conquista di un trofeo.
G.P
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